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GOVERNO. Il metodo Berlusconi in Parlamento. Non più “Terra dei fuochi” ma “Terra di lavoro”. La concretezza della rinascita secondo Forza Italia

 
 

Berlusconi

Il metodo Berlusconi. Questo è quello che sta affermando in Parlamento Forza Italia. E questo metodo si può raccontare attraverso il modo con cui i nostri parlamentari hanno fatto opposizione in aula.

La questione è quella tristemente nota della “Terra dei fuochi”. Una fetta di territorio della Campania è stata usata come luogo dove occultare rifiuti altamente inquinanti, determinando conseguenze gravissime per la salute, specie dei bambini. Determinando un’incertezza sul proprio futuro di milioni di persone, visto che la notizia dell’inquinamento genera sì una istintiva solidarietà, ma anche il rifiuto indiscriminato di qualunque merce – specie agricola –  che sia in odore di essere stata prodotta da quelle parti.

Qui non è il luogo di spiegare tecnicamente la nostra opposizione al decreto, giustamente d’urgenza, proposto dal governo. Era vuoto. Pieno solo di promesse. Nei giorni scorsi sul “Mattinale” , i deputati campani Paolo Russo e Mara Carfagna hanno illustrato quali erano le nostre proposte, elaborate con Pina Castiello ed Elio Vito. Esse sono maturate in un ascolto della popolazione, nello studio. Insomma, qualcosa che si può descrivere con questi verbi: ascoltare, dialogare, studiare, proporre, lottare per ottenere. Non ci interessa fare opposizione per apparire puri e duri. Ci importa il bene della gente.

Così siamo stati molto chiari e forti nel proporre calibrati emendamenti al piano del governo. Con questi obiettivi: non semplicemente creare barriere difensive, ma trasformare questo dramma in una occasione di prosperità. Purificando l’ambiente, vegliando così che non si ripetano più sversamenti schifosi, adottando il principio di precauzione, dunque evitando in ogni modo la possibilità di far circolare prodotti igienicamente imperfetti (primo momento). Ma garantendo assolutamente ciò che è buono, e dando modo alla gente di non fuggire, ma di restare e far rifiorire tutto (secondo momento). Il tutto nella cornice e nella fraternità dell’Italia intera, ben sapendo che non è un problema locale, ma di civiltà e di interesse nazionale.

Le nostre proposte hanno trovato accoglienza, e lealmente lo abbiamo riconosciuto al governo, che ha migliorato così le proprie posizioni di partenza. Questo ha determinato la rabbia dei grillini, a cui importano le barricate e il chiasso, non il bene della gente. Lo provano gli insulti dedicati da costoro a Mara Carfagna, colpevole di suscitare speranza e non solo rabbia.

La nostra idea è questa, rilanciata dal presidente Renato Brunetta: queste piaghe d’Italia debbono recuperare il nome originario con cui furono battezzate nel momento della prosperità “Terra di Lavoro”. E non per il gusto dello slogan, ma perché questa è una strada possibile. Il metodo Berlusconi: il sole in tasca, non a chiacchiere, ma nel farsene davvero scaldare, anche nel dramma. Forza Italia!

 

PER APPROFONDIMENTI, CONSULTA: “IL MATTINALE – 15 gennaio 2014”