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Brunetta: Rifiuti, “Orlando non provi a mettere in piazza il gioco delle tre carte”

 

RIFIUTI, "NO A FALCOGNANA": CITTADINI PROTESTANO DAVANTI ALLA REGIONE -FOTO 1

 

“Sull’emergenza dei rifiuti a Roma, dopo mesi di comunicazioni incerte e imbarazzate smentite, non sarà più tollerato il gioco delle tre carte che il ministro dell’ambiente, Andrea Orlando, sta cercando di mettere in piazza per nascondere l’ambiguità e l’illegalità che, come nebbia maleodorante, invade la capitale, la regione Lazio e l’intero Paese.

 

Di fronte all’Europa che continua, inutilmente, a richiamare l’Italia affinché si doti di un piano credibile di recupero dal disastro ambientale provocato dalla scellerata gestione dei rifiuti urbani e industriali, e ne affronti i suoi altissimi costi sociali, ambientali ed economici, il Paese, le sue Istituzioni, il Parlamento non sono più disponibili a subire tacendo.

 

Non può essere rimandata ulteriormente la risposta alle domande che i cittadini romani pongono alle istituzioni locali e al Governo nazionale per sapere in quale modo si sta affrontando il gravissimo stato di crisi della gestione dei rifiuti urbani. Quanti sono e dove finiscono i rifiuti della capitale e come vengono smaltiti i residui dei trattamenti? Nessuno risponde, nessuno lo sa.

 

È ora di mettere la parola fine allo stato confusionale del Commissario di governo, Goffredo Sottile, e all’incomprensibile silenzio del Sindaco di Roma Ignazio Marino e del Governatore del Lazio Nicola Zingaretti.

 

Per questa ragione, con ben ventidue interrogazioni e interpellanze urgenti, ho chiamato il Governo a rispondere nell’Aula della Camera dei deputati. Solo per sentirmi rispondere, oggi ancora una volta, che saranno messe in atto azioni adeguate a verificare eventuali comportamenti illegali nella gestione dei rifiuti.

 

Non si tratta di verificare dopo ma di prevenire prima. Non ci provi il ministro Orlando a organizzare il gioco di chi confonde le carte per creare emergenza e sulla sola base di una emergenza provocata prende decisioni che non rispettano le norme nazionali e le direttive europee.

 

L’opacità che da mesi avvolge l’ipotesi di portare Malagrotta alla Falcognana dimostra che siamo ancora molto lontani dal rispettare gli impegni di trasparenza e di legalità sui rifiuti romani e sull’iter amministrativo da rispettare per affrontare l’emergenza.

 

Per Falcognana, come per le altre discariche di Roma, manca un progetto, senza un progetto nessun ministero o ente competente potrà dare una qualsiasi valutazione tecnica e senza i pareri previsti dalla legge ogni autorizzazione è priva di qualsiasi fondamento.

 

Venga Orlando in Parlamento a presentare il suo progetto e non si illuda che, se non lo farà, il Parlamento rimarrà ancora inerte a guardare”.