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SERRA. Il monopolio dell’umorismo di sinistra inciampa sui bulletti. Avete la faccia come Prodi

 

Michele Serra

Improvvisamente si rendono conto che non hanno più praterie a disposizione dove sterminare bisonti come Buffalo Bill, e poi appendere i trofei sopra il caminetto dei borghesi di sinistra. Floris, Fazio,  l’Annunziata,  Merlo, Roncone, Gramellini, Travaglio, Michele Serra; ma anche Grillo & C. Chiunque finisse nel loro mirino era trattato proprio come selvaggina di facile preda. Be’, è finita.

 

Esiste oggi in Italia qualcuno, e noi ne siamo modesta espressione, che non accetta più l’agenda di battute e definizioni demolitorie fornite dalla ditta dei giornalisti à la page e dei conduttori tivù e satiriconi di sinistra. Nei mesi scorsi abbiamo fatto un lavoro di decodificazione del linguaggio televisivo degli eroi della Rai, abbiamo anche provveduto a qualche illustrazione delle ruote di pavone spennate di costoro.

 

Dopo di che, è semplice. Si occupa anche noi il campo. Non è questione di destra o di sinistra, ma di libertà e di differenza. Non esiste un diritto da pionieri del Far West che circondano il ranch con lo steccato e chiamano pistoleri a impedire che chiunque si abbeveri al ruscelletto che passa di lì.  Il problema è che costoro si seccano. Buon segno. Pretendono il monopolio. Ci insultano con studiata indifferenza. Be’ noi siamo l’antitrust.

 

Noi invece crediamo esista la possibilità di poter scherzare sul sacro fuoco del marxismo e sulla venerazione per i miti dei sopracitati. Non daremo dello psiconano o robaccia simile a nessuno. Michele Serra, che è certo bravo e da grande potrebbe arrivare ai livelli di Luca Goldoni giovane, ieri, così, senza riferire il come e il perché, senza citare, ma dando per assodato che basta la parola, ci chiama: “i bulletti di Forza Italia”. Lo fa sulla sua “Amaca” oggi non firmata per sciopero della firma, una cosa in questo caso piacevolmente ridicola, forse l’unica vera trovata della sua tirata contro Renzi, dove per parlar male di lui spiega che piace appunto ai “bulletti di Forza Italia”.

 

 

PER APPROFONDIMENTI, CONSULTA: “IL MATTINALE – 22 gennaio 2014”