Socialize

GOVERNO. Siamo gente seria. I patti si rispettano, altrimenti ciao. Siamo gente seria. Non vogliamo che il Pd si spacchi e neanche che muoia Angelino con tutti i filistei

 

 

Renzi

1)   Rispettiamo i patti. Perché? Perché sì. Siamo gente seria. Esiste un comandamento laico, parola di Norberto Bobbio: pacta servanda sunt. Si obbedisce ai patti. Vale per noi. Vale per tutti? Se la morale è una cosa seria, vale anche per i deputati del Pd. Per la proprietà transitiva della rappresentanza. Il loro segretario, le cui valutazioni sono state ratificate in direzione, ha preso impegni solenni, per i quali aveva una certa delega di tre milioni di persone. Certo, per i parlamentari non esiste vincolo di mandato, dice la Costituzione. E i deputati formalmente fanno quello che vogliono. Ma c’è un mandato morale. Pacta servanda sunt, o no?

 

2)    Noi ci fidiamo di Renzi. Il problema è che i parlamentari di cui è segretario politico hanno piacere a indebolirlo, infilandoci elementi che non sono affatto di  contorno e modificano in radice la natura della legge. Ci capiamo: parliamo delle preferenze. Le ragioni sono chiare, e Renzi le ha accettate e sono state accettate dalla direzione del Pd. Ci aspettiamo serietà da tutta la compagnia. Altrimenti  il contratto è sciolto e se la vedranno con gli italiani.

 

3)   Siamo gente seria, e noi non desideriamo affatto che il Pd si frantumi, e neanche che si spacchi in due o in tre. La leadership di Renzi siamo certi, per l’esperienza di rapporti  intrattenuti e per gli atti compiuti da che è segretario, darebbe un’impronta occidentale piena alla sinistra. Non ci stiamo facendo gli affari degli altri: è il bene comune, è l’interesse nazionale che esige un bipolarismo dove si confrontino una sinistra e un centrodestra (come in tutta Europa) che si stimino, da bravi avversari, evitando duelli rusticani, ma conducendo sfide leali. Ci batteremo per le nostre idee, diversissime dalle sue in campagna elettorale, in Parlamento e dovunque. Sulle strategie di lavoro, di economia, di immigrazione, libertà di droga, legislazione familiare eccetera: ma da bravi avversari.

 

4)   Come paventavamo ieri, più che Fassina e Cuperlo, con tutto il rispetto, temiamo che a mettere in questione l’accordo siano coloro che si sono nominati cardinali protettori di Renzi. In primis il partito di “Repubblica”, il cui Gran Maestro ha deliberato di disarticolare e riarticolare Renzi a proprio uso e consumo, muovendo roba Anonima. (Vedi articolo a seguire).

 

5)    Siamo gente seria. Non vogliamo ammazzare nessuno in culla. Siamo anzi iscritti a “Nessuno tocchi Caino”. Dunque nessuna intenzione di eliminare Alfano con meschinità di regoline contra Angelinum. Semplicemente siamo per una legge che determini una offerta elettorale semplice e bipolare agli elettori, spingendo a far sì che chi si somiglia si piglia. E se non si piglia, non si capisce perché si debba frantumare il Parlamento. Semmai, a proposito di questa accusa molesta che traspare in tutti i quotidiani, sarebbe fin troppo facile replicare che se c’è qualcuno che ha dato assoluzione previa all’omicidio politico di Berlusconi, dunque dandone assenso morale, sono stati proprio i nostri antichi amici del Nuovo centrodestra.

 

 

PER APPROFONDIMENTI, CONSULTA: IL MATTINALE – 23 gennaio 2014″