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Brunetta: Legge di stabilità, “Subito cabina di regia per realizzare modifiche e rafforzare governo”

 

 

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“Visto che siamo d’accordo innanzitutto con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, quando, con riferimento alla Legge di Stabilità, invita a un “coraggio responsabile” e a “spostare l’accento” della politica economica sulla crescita, nel rispetto dei saldi di finanza pubblica. Visto che siamo d’accordo anche con il presidente del Consiglio, Enrico Letta, che ci ricorda come le misure per lo sviluppo e il lavoro non siano “facili” perché “servono soldi”. E visto che siamo d’accordo con i giovani industriali riuniti a Capri, che chiedono di “unire le forze” per sventare la “catastrofe”.

 

Perché, come maggioranza di governo, non decidiamo di realizzare quelle modifiche che da più parti ci vengono chieste, attraverso una immediata convocazione della cabina di regia, teorizzata e voluta dal presidente Letta, rafforzando nello stesso tempo l’azione del governo e quella dei partiti della coalizione, ad oggi bersaglio di gravi critiche?

 

Alcuni esempi: cosa impedisce al governo di chiudere già nei prossimi 2 mesi, mentre in Parlamento si discuterà la Legge di stabilità, l’accordo bilaterale con la Svizzera per il rientro dei capitali, in modo tale da avere subito contezza di quando e quante risorse arriveranno nelle casse dello Stato, sia una tantum che a regime?

 

Perché non chiudiamo già nei prossimi 2 mesi il dossier relativo alla rivalutazione delle quote di partecipazione al capitale della Banca d’Italia, in maniera tale da sapere quando e quali importi saranno disponibili per lo Stato, così da dare una “sferzata” all’economia?

 

Perché la cabina di regia non responsabilizza il governo, al fine di attuare le vendite del patrimonio pubblico almeno per 1 punto di Pil (16 miliardi) all’anno, come programmato dall’ex ministro dell’Economia e delle finanze, Vittorio Grilli, e non miseri 500 milioni attualmente previsti dalla Legge di Stabilità del ministro Saccomanni?

 

Perché non invitiamo il governo a dare attuazione a tutti i provvedimenti relativi alla sburocratizzazione, decertificazione e informatizzazione della PA, come la ricetta medica elettronica, che potrebbero far risparmiare fin da subito qualche miliardo di euro?

 

Perché non sproniamo il governo a procedere finalmente con la privatizzazione delle public utilities; il riscatto delle case popolari da parte degli inquilini; l’assicurazione contro i rischi delle catastrofi naturali; la realizzazione di un sistema di sicurezza integrato, attraverso l’uso delle nuove tecnologie informatiche; la revisione della struttura delle aliquote IVA; un grande piano di ristrutturazione ed eventuale costruzione di nuovi impianti e complessi sportivi multi-funzionali; un grande progetto per il rilancio e lo sviluppo della filiera del turismo, in una visione integrata?

 

Questi sono tutti temi che la cabina di regia può cominciare ad affrontare già da lunedì, per rendere la Legge di stabilità seria, rigorosa e capace di guardare lontano. Noi siamo pronti! E stiamone certi: lo spread continuerà a diminuire”.