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La strana coppia. Movimento 5 Stelle e Macaluso (ri)vogliono il vecchio proporzionale.

 

Commissione

In piena febbre da riforma della legge elettorale ne abbiamo sentite di tutti i colori, ci mancava il bianco e nero del passato. La recente ‘discesa’ a Roma di Casaleggio, il guru del Movimento 5 Stelle, ha colmato anche questa lacuna.

 

Nell’incontro a Montecitorio tra il socio di Grillo e i rappresentanti del Movimento per le  Commissioni Affari costituzionali di Camera e Senato è andato in scena l’ennesima manifestazione del no a prescindere. Il famoso “no automatico” che scatta a qualunque proposta che sia  avanzata ai grillini, da qualsiasi parte provenga.

 

Questa volta è toccato a Renzi e alle sue tre proposte per la riforma elettorale. No al Mattarellum rivisitato, no al modello dei sindaci e no al modello spagnolo. Si al proporzionale, così com’è c’è stato riconsegnato dalla sentenza della Consulta del mese scorso. Il rivoluzionario M5s propone la riesumazione del vecchio modello proporzionale puro come unico sistema per andare alle elezioni in tempi rapidi.

 

Fin dalle prime apparizione Grillo & co. hanno ribadito con forza la loro diversità, la loro forte dissociazione dalle dinamiche e dalle logiche di partito. “Non siamo un partito, siamo un Movimento”. Si. Un Movimento a ritroso, che, rivitalizzando il proporzionale, sostanzialmente non sceglie. Disfà e non propone, copiando un modello vecchio, tra l’altro nemmeno vincente. Oppure, per l’ennesima volta, lascia che sia il web a decidere con un nuovo referendum accessibile agli iscritti al blog di Grillo.

 

Lo strumento del voto sul web è ottimo nelle intenzioni. Ma non può essere utilizzato in una logica di scarica barile ogniqualvolta all’orizzonte compaia una decisione difficile. Gli iscritti, questa volta, hanno prodotto un risultato coerente con la linea tracciata dai leader del Movimento prediligendo il proporzionale.

 Grillo

Grillo ha colto l’occasione, commentando l’Italicum, per gridare al complotto: “Con quella legge il M5s è senza scampo. L’importante è fermarci, siamo la variante impazzita che non riescono a fermare”. Manie di protagonismo o vittimismo, poco importa. Resta il fatto che la (non) proposta del ritorno al proporzionale trova pochi riscontri sullo scenario politico attuale.

 Macaluso

Uno, illustre, arriva dal riformista Macaluso, il che è tutto dire. L’ex parlamentare, nolente, fornisce un appoggio insperato al ritorno del vecchio proporzionale : “In mancanza di riforme istituzionali, è auspicabile che si vada a votare il prima possibile con il proporzionale. Il maggioritario non funziona.

 

Neanche il vecchio proporzionale. Altro motivo per puntare forte sul modello Berlusconi-Renzi.

 

Danilo Stancato

Twitter: @DaniloStancato