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FORZA ITALIA. In 20 anni, in 10 elezioni generali (politiche ed europee), Berlusconi è stato votato 167 milioni di volte

 

BERLUSCONI 2

 

Mi permettiamo di dedicare questa contabilità, paradossale ma vera, con molto rispetto, al Presidente Napolitano, assieme ad una amara considerazione.

 

Prima di tutto leggere l’Economist, lo riproponiamo.

 

Ammette che Silvio Berlusconi è il protagonista da vent’anni della vita democratica italiana, ed è riuscito a resistere a tutti i colpi, nemmeno la magistratura è riuscita a spezzarne la forza vitale e la capacità di riscuotere i consensi per sé e la propria proposta politica.

 

La contabilità.

 

Abbiamo conteggiato quest’oggi tutte le schede elettorali che ha messo via Berlusconi nel suo magazzino. Anzi no. Non è il suo magazzino. É il caveau della democrazia italiana, dove è custodito l’oro autentico della sovranità popolare. Il conto, con un sorriso di compiacimento, è questo.

 

Le schede intestate a Silvio Berlusconi, considerando Camera, Senato ed Europee sono 167.543.842.

 

In nessuna democrazia occidentale, nemmeno in America, un leader ha mai totalizzato un simile risultato. E lo Stato in contrapposizione alla volontà dei cittadini che ha fatto? Si è scatenato contro, negli ultimi vent’anni, contrapponendo al record della democrazia quello della persecuzione giudiziaria con circa (non si riescono mai a contare, ne parte sempre uno nuovo) 57-58 processi.

 

La sinistra, che ha cambiato almeno una decina di titolari della ditta (Occhetto, Prodi, Rutelli, Veltroni, Bersani, ma anche D’Alema se contiamo le europee, e Franceschini, ma qualcun altro lo scordiamo), in tutto ha un pacco di 160.536.912 di schede. Intendiamoci, quelle di Berlusconi sarebbero molte di più senza brogli e imbrogli dei conteggi. Ma ci va bene anche così.

 

Considerando che una scheda sia alta un decimo di millimetro (ma siamo minimalisti), la pila dei voti è alta 17 chilometri e duecento metri, il doppio del K2.

 

Considerazioni amare:

 

E quest’uomo dovrebbe essere sottoposto ogni due settimane ai colloqui con gli assistenti sociali per vedere se si sta riabilitando? Che vergogna, che umiliazione non solo per il nostro Presidente, ma per la nostra democrazia.

 

Concludeva l’“Economist”: “Solo la magistratura può tenerlo fuori dalla scena politica italiana. Tutti gli altri tentativi sono falliti”.

 

Esistono, Presidente Napolitano, anche i peccati di omissione.

Buon senso e pacificazione al potere, please.

 

 

PER APPROFONDIMENTI, CONSULTA: “IL MATTINALE – 31 gennaio 2014”