Socialize

Brunetta: “Federal Reserve ha battuto crisi, lezione per Bce bloccata da Merkel”

 

Bundeskanzlerin Angela Merkel.

 

“Venerdì 31 gennaio è terminato il secondo mandato di Ben Bernanke alla guida della Fed e gli Stati Uniti sono gli unici tra i grandi paesi avanzati che sono tornati al livello di Pil pre-disastro. L’esatto contrario di quanto è avvenuto in Europa, dove le istituzioni non hanno saputo rispondere alla crisi causata dalla speculazione internazionale”. Così Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in un editoriale pubblicato da “Il Giornale”.

“Federal Reserve e Banca Centrale Europea – sottolinea l’ex ministro – hanno Statuti differenti, che forniscono strumenti di politica monetaria differenti. Ma, pur in tale diversità, le decisioni assunte dalle due banche centrali hanno avuto numerosi punti di contatto. Gli effetti delle politiche monetarie simili adottate da Stati Uniti e Europa, sono stati, però, differenti: negli Usa immediati, in Europa sempre sofferti”.

“Le decisioni del presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, sono state messe in discussione, spesso e a prescindere, dalla Bundesbank, causale ossessioni inflazionistiche della banca centrale tedesca. Con il risultato di delegittimare la Bce e di ridurre la portata degli interventi da essa messi in atto. Negli anni della crisi l’Europa è stata succube dell’egemonismo egoista e calvinista della Germania”.

“E la Commissione europea di José Manuel Barroso, forte coni deboli e debole coni forti, ha ceduto la sua sovranità allo Stato tedesco. Con la scusa dello spread sono stati fatti cadere governi legittimamente eletti e il vuoto delle istituzioni ha causato derive populiste, crisi democratiche e sentimenti anti Europa tedesca. E le terapie sangue, sudore e lacrime non solo hanno acuito la crisi, ma hanno anche finito col ridurre gli effetti delle misure nel contempo messe in atto dalla Banca Centrale Europea”.

“L’occasione per cambiare la politica economica europea è a portata di mano. La linea del rigore cieco e dell’austerità fine a se stessa di Angela Merkel non può più continuare. Non può più continuare l’Europa a trazione tedesca. È quella di Angela Merkel, egoista ed egemonica, intransigente, per niente solidale, l’Europa che vogliamo? È una Bce bloccata da continui veti tedeschi, impossibilitata a fare crescita e sviluppo la banca centrale che vogliamo? O è il mo dello americano quello da seguire, se vogliamo tornare a crescere, in Europa e in Italia?”.

“Questi temi il nostro paese dovrebbe evocare in Europa, per evitare che tutto quello che l’eurozona ha patito negli ultimi 5 anni possa continuare e magari ripetersi. Questi punti devono essere alla base del programma di tutti i partiti europei in vista delle elezioni europee del prossimo 25 maggio. In fondo, è anche un appello a non continuare a farci del male. Il tempo è scaduto”, conclude Brunetta.