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Brunetta a Letta: “Nel giugno 2011 nessuna crisi e nessun baratro”

 

Monti Letta

 

Eh no, caro presidente del Consiglio, nessuna strumentalizzazione delle rivelazioni del ‘Corriere della sera’ di oggi. Ricordiamo a Letta, che evidentemente ha perso la memoria, che fino a fine giugno lo spread era sotto quota 200 punti base e, soprattutto, il rendimento dei Btp italiani sul mercato primario era di poco superiore al 4,5%, mentre il rendimento dei Bund tedeschi cominciava a salire pericolosamente, fino a superare il 3%.

Non solo: proprio il 25 giugno 2011 il Consiglio europeo e la Commissione europea avevano approvato il Documento di Economia e Finanza del governo Berlusconi, ove era previsto, d’accordo con l’Ue, il pareggio di bilancio nel 2014. E nel trimestre che si è chiuso il 30 giugno 2011 il Pil italiano cresceva ancora al ritmo di +0,3% (certificato da Eurostat).

Nessuna crisi, quindi, e nessun baratro: a che titolo il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, consultava il professor Monti, prospettandogli una chiamata, se fosse stato necessario? A meno che il Capo dello Stato non fosse informato dei programmi della speculazione internazionale contro l’Italia. Ma non vogliamo arrivare a tanto