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POLITICA. La stampa incantata e i poteri oscuri: la tenaglia che soffoca l’Italia. Renzi dimostri di essere meglio dei suoi presunti burattinai

 

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Stiamo assistendo ad una specie di trasformazione del sindaco di Firenze in un divo dell’Olimpo che plana sull’Italia purificandola con il suo alito.  Mitologia curata con piogge di petali dai mass media, di tutti i tipi e generi. Era Manzoni a parlare di “servo encomio” ne “Il 5 maggio”. Ma quello era Napoleone, e Matteo forse un po’ meno. Anche se non si direbbe.

 

Lo si coglie dall’aggettivazione di cui i suoi cantori lo adornano come di smeraldi al collo della principessa Sissi.

 

Basti la descrizione delle auto e dei mezzi di trasporto nelle cronache dei due giornaloni (Rep e Cor) in prima pagina. “Repubblica” fa capire che per muoversi tra Roma e Firenze, Renzi non avrebbe bisogno di mezzi di locomozione, potrebbe farla di corsa, essendo “Speedy Gonzales” o, nei momenti di riposo, “Beep Beep” che straccia “Wil Coyote”. Siccome però è molto umile, Renzi accetta di muoversi in treno, ma non è lo stesso treno che prendono o credono di prendere i pendolari. Quando sale Renzi diventa un carro alato: infatti egli  fa “una riunione volante sul Frecciarossa che fila a 250 km l’ora”.  Meraviglioso, dannunziano. Poi però torna a Roma su un’auto.

 

Quale auto? Velocissima, ineffabile, imprendibile  per seminare i giornalisti. La prossima volta prenderà il sommergibile, ovviamente rapido e invisibile.

 

Il “Corriere della Sera” fa sapere che il premier in pectore usa “una Giulietta a noleggio”. Non dice che è un normalissimo leasing di quelli che fa lo Stato così le auto sono più nuove, no, è a noleggio, come una specie di pedalò a Rimini. Vuole la Giulietta, si impunta. Niente scorta, “la mia scorta è la gente”.

 

Perché no una legione angelica, magari sponsorizzata da Lavazza e Eataly?

No che non va bene. Bisogna spezzare questo incantamento, frantumare questa bolla di irrealtà di cristallo fasullo. Qualcuno ricordi che Renzi viene dal Partito democratico. E che ha avuto i voti lì. Un milione e novecento mila. E poi non vuole correre rischi. Stop. Berlusconi ne ha presi 17 milioni  e quattrocento mila solo nel 2008 (Camera e Senato) e ha preso 168 milioni di voti (Camera, Senato ed Elezioni europee) in vent’anni. Tutta la sua azione politica si è basata su un consenso sancito nelle urne. Oggi a quanto pare Renzi è asceso in alto perché ha dalla sua non la gente comune che gli fa da scorta, ma una scorta un tantino più oscura e ingombrante.

 

Da mesi avevamo individuato l’appoggio del carro armato di De Benedetti (Repubblica-Espresso) bene alleato con i potentati giudiziari, in una tenaglia che non ha nulla di democratico, per tirare su Renzi e abbattere Berlusconi.

 

Si osservi “Repubblica”. Ha compiuto due scelte politico-editoriali decisive in questi mesi: Renzi e Cassazione. Non semplicemente pm e Procure come ha sempre fatto, ma Cassazione. Cassazione uno, che con la sua sentenza, ha arricchito com’è arcinoto di 500 milioni di euro il medesimo De Benedetti  sottraendoli a Berlusconi. Cassazione due, nel senso di Esposito, che ha condannato Berlusconi alla fine di un processo lampo di somma ingiustizia.

 

A conferma del ruolo fosco di poteri forti alle spalle di Renzi, fanno specie le rivelazioni dell’ex ministro Barca, nella telefonata trasmessa da “La Zanzara” ad opera di un finto Vendola. Vendola è finto, ma Barca è se stesso, mica un mitomane, e non ha il tono di uno che recita commedie. E spiega le pressioni subite per conto di De Benedetti per fare il ministro dell’Economia nel governo Renzi. Barca è uno di sinistra-sinistra, vorrebbe fare una patrimoniale mostruosa da 400 miliardi. Ma nella sua ingenuità è tremendamente sincero.

 

E svela che dietro il mondo delle favole, dove i treni volano e gli angeli fanno da scorta al segretario, c’è la opacità di interessi maligni. Magari a sua insaputa.

 

Solo il voto a suffragio universale può spezzare questa tenaglia che tiene bloccata l’Italia. Siamo sicuri che Renzi è molto meglio dei suoi laudatores e dei suoi manovratori occulti e palesi. Lo dimostri.

 

PER APPROFINDIMENTI, CONSULTA: “IL MATTINALE – 18 FEBBRAIO 2014”