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DISASTERPIECE. Il “talent discount” è ripartito con la seconda fase che conferma il flop della prima. Il direttore di Raitre Vianello persevera: che barba, che noia!

 

Disasterpiece

 

 

Non si offenda il direttore di Raitre, Andrea Vianello, per l’ironia del titolo. Ma in penuria di ascolti, ci ascolti. Masterpiece non funziona. Costa troppo e rende poco. E disperde il potenziale che potrebbe avere (potrebbe), se rivisitato da cima a fondo.

 

 

Il primo e,  se continua così, ultimo talent per aspiranti scrittori è partito con la prima edizione a fine 2013, seguito da una certa curiosità da addetti ai lavori e non. L’idea, va dato atto, era originale e sperimentale.

 

 

Stefania Carini, su “Europa”, aveva fotografato bene la situazione:

 

 

“Masterpiece pare una gran cosa, potrebbe essere una gran vaccata”.

 

 

La prima edizione e la seconda, iniziata domenica scorsa, ci fanno propendere per la seconda opzione presa in considerazione dalla Carini.

 

 

La puntata di ieri (23/02/2014), la prima della seconda edizione,  ha registrato circa 500.000 telespettatori con uno share del 2,60%. Bassissimo.  Il format, realizzato da Rai, Freemantle Media (di Lorenzo Mieli) e dal gruppo editoriale Rcs (con papà Paolo Mieli presidente), ha riproposto la stessa struttura,  fallimentare, della prima edizione.

 

 

Riconfermati i giudici Andrea De Carlo, Giancarlo De Cataldo e Taiye Selasi, più Massimo Coppola. I partecipanti, per un totale di 6 puntate, avranno sempre 3 prove da affrontare:

 

 

1)scrittura applicata;

2)storytelling;

3) testi veloci.

 

 

L’unica novità è rappresentata dalla partecipazione del direttore editoriale di Bompiani,  Elisabetta Sgarbi, direttore editoriale di Bompiani.

 

 

La prima edizione è costata circa 180 mila euro a puntata, euro più, euro meno, con ascolti medi quasi sempre intorno al 3,50%.

 

 Vianello

 

 

Come Sanremo, precipitato in un declino di ascolti e di qualità senza precedenti, anche Masterpiece, che partiva da risultati talmente negativi da risultare ineguagliabili, ha subito la mancanza di innovazione.

 

 

Un autentico disasterpiece.

 

 

Caro Vianello, scomodiamo la grande Sandra Mondaini per dirle, simpaticamente, riguardo a Masterpiece:

 

 

“Che barba, che noia, che noia, che barba. Che vita grama, che grama vita, uh…non succede mai niente. Sempre le stesse cose. Perché? È successo qualcosa oggi? È successo qualcosa?”

Che barba che noia

 

 

 

DaniloStancato

Twitter: @DaniloStancato