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NAPOLITANO. Lo scetticismo sulla “ipotetica” svolta di Renzi. Analisi di una frase americana e molto incostituzionale

 

Napolitano

Il Presidente Napolitano si butta sulla lingua straniera, lui che fu scelto da Togliatti perché raffinato giovane letterato italianista partenopeo.

 

 

Ieri ha pronunciato una frase che lui per primo sa non avere alcun significato logico, almeno in italiano. E che però comunica. Cosa comunica? Confusione, incertezza, nebbia sul Colle e sull’Italia, che la retorica mattacchiona di Renzi non dissipa neanche un po’.

 

Domanda del giornalista: Presidente, dal nuovo governo dobbiamo attenderci una svolta? Risposta: “Bella domanda… è quella che gli americani chiamano an hypothetical question” . Una domanda ipotetica. Una domanda che – spiega il ”Business Dictionary” – può avere solo risposte generiche “in assenza di dati affidabili”.

 

Singolare. Il Capo dello Stato scopriamo che non scommette una lira sui proclami di Renzi. Non li ritiene dati affidabili. Non basta la rinuncia non ipotetica ma purtroppo tragicamente evidente alla “main street” (anche noi ci dilettiamo in inglese) di ogni democrazia, e cioè il voto popolare. Siamo al doppio salto mortale.

 

Salto della democrazia, e salto anche di una prospettiva certa di cambiamento. Contano ancora così tanto per Napolitano le decisioni prese dalla Direzione del Pci-Pds-Ds-Pd? Al punto da rispettare quelle invece della Costituzione e della buona prassi democratica occidentale?

 

L’unica giustificazione morale che il Capo dello Stato aveva per non chiamare gli italiani alle urne – o almeno per definire le tappe di un rapido ricorso ad esse una volta messo in atto il patto del 18 gennaio – era appunto la certezza del realizzarsi di un cambiamento urgente, inderogabile, o la vita o la morte.

 

Come si fa a sospendere ancora la democrazia,  scegliendo per la terza volta un premier senza che esso sia indicato da un voto a suffragio universale, se non si ha nemmeno il pretesto di una svolta certa, che non ci si può permettere di rallentare con una campagna elettorale?

 

Sono domande gravi, e non ipotetiche, quelle che poniamo al Quirinale. Esigono risposte non ipotetiche. Pacta servanda sunt.

 

Vedi i due giuramenti non ipotetici (two not hypothetical hoats) sulla Costituzione.

 

PER APPROFONDIMENTI, LEGGI IL MATTINALE – 27 FEBBRAIO 2014