Socialize

RENZI. Il flebile squillo del Fmi è una risposta ai suoi inchini ad uso di propaganda: “Va’ avanti, ragazzo”. Intanto il Pd ci propone il film “Roma città chiusa”. Che pena

 

rENZI

S’ode ad Ovest uno squilletto di tromba. È il Fondo monetario internazionale (Fmi) che da New York elogia Renzi. Fu vera gloria? Diciamo che conta la tromba, più che la flebilità dello squillo, trasformato dai mass media filorenziani in una specie di marcia trionfale dell’Aida.

 

Cogliamolo per quello che è: segnala che per ora i poteri forti non gli daranno guerra. Non ci sono contenuti, non c’è melodia nel messaggio inviato dalla organizzazione presieduta dalla Lagarde.

 

In questo c’è perfetta simmetria con gli impegni presi da Renzi dinanzi al Parlamento.

 

A strategia dell’annuncio di Palazzo Chigi risponde, come una eco concordata, un annuncio strategico. Ad inchino di Renzi ai poteri forti – vedi  il richiesto gradimento di Obama, l’ossequiosa precedenza data alla Merkel per farsi approvare il Jobs Act – corrisponde un benevolo cenno del capo da parte degli imperatori del mondo della grana universale.

 

Non stiamo qui a sindacare sulla logica dell’elogio. Lo constatiamo. Ci auguriamo solo che l’agenda renziana si riempia dei nostri contenuti.

 

Come abbiamo già detto, non ci offendiamo, se gli garantiranno una pacca sulle spalle e un sorrisone della Angela già commossa per l’omaggio di Alfano.

 

Questo tenero squillo d’Oltreoceano, è utile per distrarre dai rumori di sconquasso romano.

 Il Sindaco di Roma Ignazio Marino con la sua bicicletta

Il sindaco Marino, un piddino che girava per Roma non ci ricordiamo più se in bicicletta o in windsurf con Renzi, dice che chiuderà l’Urbe. Roma città chiusa da chi? Da Marino! Il film, che farà da contrappunto a “Roma città aperta” di Rossellini, sarà magari di Virzì o di Sorrentino, di certo avrà i suoi bei finanziamenti.

 

La questione è seria, ci si scusino le battute, ma la megalomania induce al sarcasmo. Quanti tipi da Clinica Anni Poco Sereni sfornerà ancora il Partito democratico?

 

Roma meritava e merita di meglio del medico genovese che non sa curare neanche la propria sindrome del mitomane.

 

Anche qui. Se le proposte uscite dal Consiglio dei ministri saranno serie, ci siamo. Di certo questa faccenda del primo cittadino di Roma, arrivato trionfalmente sul carro delle primarie, fa capire come ci sia qualcosa che non va in questo strumento americano quando viene a fare le sue vacanze romane.

 

 PER APPROFONDIMENTI, LEGGI IL MATTINALE – 28 FEBBRAIO 2014