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BERLUSCONI. “L’Italia non è democratica fino a quando la sinistra cercherà di eliminarmi. Ma noi, per la libertà e la prosperità del Paese, combattiamo”

 

 

L. elettorale: Berlusconi, con premio 15% noi maggioranza

Berlusconi, in campo più che mai, ieri in un collegamento telefonico col primo meeting Forza Italia-Club Forza Silvio a Taormina, ha ricordato una verità di cui si parla troppo poco: “L’obiettivo fondamentale e’ quello di eliminare Silvio Berlusconi dalla vita pubblica per poter prevalere su tutto il centrodestra”.

E come impedire che la sinistra raggiunga questo obiettivo? Il nostro leader è chiaro: “dobbiamo credere tutti nella follia a cui ci stiamo dedicando, a cui mi sto dedicando con tanta passione, ovvero portare ad occuparsi della cosa pubblica i milioni di italiani che vivono con fastidio e indifferenza la politica, i 24 milioni di italiani che dichiarano di non voler votare”.

 

Ecco perchè, in vista delle europee, “dobbiamo riuscire a convincere gli italiani  a scendere in campo, con Forza Italia, a interessarsi personalmente di quello che e’ il nostro comune destino e non lasciare che il disgusto per la cattiva politica, che c’e’ e non merita comprensione alcuna, prevalga e che tenga lontano il 50% degli italiani da un impegno diretto”.

Il nostro Presidente si rivolge ai presenti al meeting per ribadire un’altra veritá scomoda per la sinistra e quindi taciuta da tutti: “in questo momento, il nostro non e’ un Paese che vive nella democrazia.

Ci sono stati 4 colpi di Stato: nel 1992-93, nel 1994, nel 2011, e la quarta volta e’ stata quella di far fuori Berlusconi rendendolo incandidabile per consentire alla sinistra di prevalere sul centrodestra”.

I quattro esecutivi guidati da Berlusconi sono stati quelli che meglio hanno governato l’Italia, lo dimostrano i report e le analisi che sono state fatte. Peccato che l’ipocrisia della sinistra e la sua parzialitá abbiano messo il bavaglio e lo mettano ancora oggi su quello che è stato realizzato.

 

Infatti Berlusconi dice: “L’altra sera in televisione, in una trasmissione di cosiddetto approfondimento politico, ho sentito ripetere per l’ennesima volta un’affermazione che e’ diventata un’abitudine per i protagonisti della sinistra, ovvero, che i nostri governi ‘non hanno fatto niente’.

 

Se non abbiamo fatto niente nel passato, la successiva considerazione e’ che non sapremo fare niente neanche per il futuro. Vorrei invece ricordare i risultati del nostro impegno politico nei nostri governi. Abbiamo lavorato in moltissime direzioni con ottimi risultati“.

 

Ottimi risultati come anche in politica estera, perché quando c’era Berlusconi davvero le crisi e i problemi venivano risolti grazie ai rapporti privilegiati che ha instaurato a livelli internazionale con tutti i più grandi leader del mondo: “abbiamo difeso i nostri legittimi interessi nazionali con la politica estera che e’ stata splendida e senza titubanze.

 

Venne realizzata una stretta collaborazione con gli Stati Uniti, siamo stati fedeli alla Nato ed abbiamo anche prodotto un ampliamento dell’alleanza con l’implicazione nell’Occidente della Federazione Russa.

Abbiamo dato vita, in questo senso al ‘Consiglio 19 piu’ 1′ della Nato a Pratica di Mare nel 2002 che fece sì che la Federazione Russa, che stava andando nella direzione di essere una potenza orientale con India e Cina, si sia invece riconsiderata una potenza occidentale. Abbiamo dato pieno sostegno ad Israele poi nel settore della scuola, nel mercato del lavoro, nella pubblica amministrazione, nel fisco, nelle pensioni, nella giustizia”.

 

PER APPROFONDIMENTI, LEGGI IL MATTINALE – 10/03/2014