Socialize

GOVERNO. La speranza di questo Paese è nel protagonismo di Berlusconi. Renzi ha stufato, non fa ridere, illude. E prepara la macelleria sociale

 

L. elettorale: Berlusconi, con premio 15% noi maggioranza

I nemici vogliono sbattere fuori Berlusconi dalla vicenda politica, per piazzare il loro Renzi, appoggiato dalle trombe dei giornaloni e dei telegiornaloni? Facciamo un piccolo annuncio: non ci riusciranno.

 

Berlusconi eliminato in odio alla democrazia e alla giustizia dalla testa delle liste di Forza Italia è più presente che mai nel centro della proposta politica del suo movimento. Di più al centro della scena italiana e continentale.

 

Non è solo questione del suo nome nel simbolo, cosa peraltro importante e che fa chiarezza sulla persona a cui andrà in effetti il consenso. Il fatto è che non è cancellando un fiume dalla carta geografica che cessa di esistere nella realtà.

 

Non si annulla lo spirito vitale di un popolo che si identifica con il proprio leader, con un tratto di penna sulla carta bollata. Semmai questa presenza di Berlusconi alle elezioni diventa più visibile e mordente proprio per l’ingiustizia abissale della sua cancellazione.

Un torto che colpisce la persona del nostro Presidente e che percuote con lui la decina di milioni di italiani che in politica si riconosce in lui.

L’esclusione della persona di Berlusconi dalla lista dei candidati diventa il manifesto palese della paura dei suoi accigliati persecutori.

A loro scorno, il protagonismo di Berlusconi, più forte dell’assenza imposta dai giudici e dalla sinistra, sarà il motivo dominante di questi mesi di campagna elettorale per le Europee. Siamo ricchi di contenuti per cambiare l’Europa cambiando l’Italia. Berlusconi è il pieno. E Renzi?

All’inizio ci si poteva anche scherzare. Che brio, che prontezza di riflessi. La stessa che serve a prendere le mosche. Non a dare forza ed energia all’Italia. Il vuoto pneumatico di Renzi, infiocchettato di immagini da happy hour, ha francamente stufato.

Non sono semplicemente annunci senza polpa. Ma veri e propri veleni, perché l’illusione induce a trascurare la dura realtà delle cose, la necessità di lavorare.

 

Il vignettista Giannelli ha fotografato la realtà sulla prima pagina del “Corriere della Sera”. Si vede il ministro Padoan con il costumino da Tarzan, e accanto ha Renzi, con il frac e la bacchetta del mago imbroglione. “Tranquillo, le coperture si trovano”, dice Renzi. Lo dice a noi italiani. E somiglia orrendamente all’#Enricostaisereno, e abbiamo visto che era la serenità del cimitero politico. Per rimanere in tema di tombe, se questo dilettante non viene fermato non vorremmo che le coperture somigliassero alle lastre di marmo.

 

Esageriamo? Non siamo noi a essere esagerati. È esagerata l’approssimazione irresponsabile del neo-premier, che si è palesata ieri in maniera tragica alla Camera e al Senato, nell’informativa in vista del Consiglio europeo che inizia oggi.

Siamo alla tragedia di un neofita che crede di andare a Bruxelles e di dire che il deficit del 3 per cento è una sciocchezza, è roba superata, ma ci va con l’armamentario di chiacchiere senza atti di riforma stabiliti.

Con la sola propaganda di quegli 80-85 euro al mese nelle buste paga per fine maggio, che sa bene essere un miraggio nell’incertezza dei conti dello Stato. Finora questo premier non ha depositato un decreto, un disegno di legge, qualcosa di pratico, di concreto.

Non fornisce numeri certificati, si balocca di battute.

Anzi no. Qualcosa di concreto sta facendo. Ha delegato al commissario Cottarelli i tagli, la famosa spending review.

 

Ebbene sono cose da spavento. L’esatto contrario della euforia da petali di rosa che Renzi sparge a chiacchiere. Licenziamenti di statali, tagli di pensione. Chi ha una persona disabile in casa non avrà più assegno di accompagnamento se appena appena sta sopra la soglia di povertà. E le forze di polizia, già provate dalla mancanza di risorse, strozzate da eliminazione di caserme e di mezzi. Con la sicurezza che va a farsi friggere, come l’aria che ci vuol vendere Renzi spacciandola per vento di cambiamento.

Non accetteremo questa macelleria sociale tosco-messicana.

 

Ci ripugna questo metodo. Renzi, con l’aria di regalare caramelle, manda avanti Cottarelli per terrorizzare la gente.

Costui infatti diffonde le sue diapositive da tonnara del ceto medio, con tanto di cifre, espropri di diritti acquisiti, salasso dei pensionati e dei carabinieri.

Dopo di che Renzi dice: vedremo. Decido io. Va bene, è ovvio. Ma cosa decidi? Non si sa. Quando? Con quali criteri? Zero, vuoto, sorrisetti. Torna a Firenze, va’.

 

PER APPROFONDIMENTI, VAI SU WWW.ILMATTINALE.IT