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UE. Il sorriso di scherno dei burocrati europei a Renzi è un’offesa all’Italia. Ora se ne accorge anche la sinistra, che invece applaudì l’aggressione a Berlusconi di Sarkozy e Merkel.

 

Barroso

1-  Siamo infastiditi e offesi dai sorrisi dei capi europei sprezzanti e allusivi al dilettantismo e alla presunzione di Renzi, trattato come un Fonzie al Consiglio dei professoroni. È il nostro Presidente del Consiglio, è in quel momento l’Italia tutta intera, non un decimale o due decimali in meno. Ridere di lui non è ferire un giovanotto del Pd e nostro avversario politico, ma è colpire la Repubblica e il popolo sovrano di questo Paese.

 

2-  Solidarietà totale dunque al Presidente del Consiglio italiano, benché non eletto, benché incurante della clamorosa ingiustizia storica, del vero e proprio omicidio politico che sta accadendo nell’indifferenza  delle  istituzioni e dell’opinione pubblica.

 

3-  I giornaloni dunque hanno ragione, ed in primis il Corriere della Sera con l’articolo di Pierluigi Battista a contestare questo atteggiamento di questi Van Rompuy e Barroso.

 

4-  Oggi un politico di sinistra, un giornalista non berlusconiano o anti berlusconiano (cioè il 95  per cento) in un soprassalto di onestà dovrebbe battersi il petto per un mea culpa. Il 23 ottobre del 2011 a Berlusconi, Presidente del Consiglio eletto dagli italiani con amplissima maggioranza, fu destinato un trattamento pubblicamente infame da parte di leader come Sarkozy e Merkel.

 

5-  Il golpe che avrebbe portato all’arrivo di Monti era in dirittura d’arrivo. Le agenzie di rating avevano da tempo sommerso il mondo di pagelle negative sull’economia italiana basate su falsi premeditati, come sta accertando l’indagine della Procura di Bari. E lo scherno dedicato al nostro premier era un atto di guerra in continuità perfetta con quell’offensiva che Brunetta ha battezzato “Grande Imbroglio“. Una forma impropria di rating falso.

 

6-  Il 23 ottobre del 2011  l’asse franco-tedesco esercitò una violenza anti italiana pura e semplice. Sarebbe stato necessario un corale atto patriottico. Invece vinse la sindrome antiberlusconiana.

 

7-  Il bersaglio dei nostri avversari politici e dei poteri finanziari ed editoriali dotati di penne molto fedeli  chi fu? Ovvio, fu Berlusconi. Scandalosamente si piazzarono come giannizzeri al fianco di Sarkozy e Merkel.  Non fece loro ombra in quel caso che il Presidente francese e la Cancelliera tedesca fossero del Ppe, dunque di destra. Purché fossero anti berlusconiani andavano benone. Que viva Monti!

 

8-  Pensavano forse, la nostra sinistra e i giornali che funzionano tuttora come cinghia di trasmissione della medesima, di trattare i due come utili idioti. Invece gli utili idioti, come dimostra il trattamento subito oggi da Renzi, sono stati loro. Come i pifferi di montagna, alla fine a essere suonati sono stati pure loro.

 

9-  Nel merito, avevamo avvisato Renzi. E svilupperemo il concetto nei dettagli, nelle prossime pagine. Non si affronta il drago europeo con gli abracadabra linguistici da venditore di fumo. Ma con un serio piano di riforme.

 

10- Impari la lezione Renzi. Difenda l’Italia  evitando di esporci proponendo misure di riduzione fiscale che sono puri spot propagandistici senza coperture fiscali. Predisponga riforme serie e liberali: quella fiscale, quella del lavoro e quella della giustizia e noi ci saremo. E non dilazioni più la realizzazione del Patto del 18 gennaio. Prima l’Italicum, il resto segue. Se no finisce male.

 

PER APPROFONDIMENTI, VAI SUL SITO www.ilmattinale.it