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FORZA ITALIA. Fresca di Presidenza. Prove di vittoria. Memento: l’unico statista europeo è Berlusconi

 

BERLUSCONI

Il 27 marzo 1994 il più grande imprenditore italiano, Silvio Berlusconi, vinse le sue prime elezioni a pochi mesi di distanza dalla sua discesa in politica.

 

Con il sole in tasca, il sorriso e un forte messaggio di speranza per un paese colpito e provato dallo scandalo di Tangentopoli.

 

Un imprenditore che è diventato uno statista. Ha creato un movimento politico, quello dei moderati, che ha combattuto battaglie importanti per il Paese,che ha fatto riforme decisive (si vedano le schede sugli anni al governo), che ha dato una cifra stilistica nuova alla politica: quella del fare.

 

Davvero Berlusconi è l’uomo che ha portato la pragmaticitá e la capacitá di risoluzione dei problemi di un capo di azienda al governo. Unita a un pizzico di lungimirante follia e al sole in tasca, questa ricetta si è rivelata così vincente da permettere a Berlusconi di ottenere per 167 milioni di volte il voto e la fiducia degli italiani. Un primato mai raggiunto da nessun politico.

 

Purtroppo però l’uomo che in qualsiasi altro Paese al mondo sarebbe stato ammirato, e grandissimo motivo di orgoglio da parte di tutti, in Italia da venti anni subisce un accanimento da parte della magistratura che non conosce precedenti e che è culminato con la sua vergognosa estromissione dal Senato.

 

Ma questo uomo ha insegnato e sta insegnando ogni giorno da venti anni a tutti noi e a tutti gli italiani una vera lezione di vita: mai abbattersi, mai arrendersi quando si è dalla parte del giusto, combattere con forza perché la democrazia e la libertà vincano sempre, anche sull’invidia e sull’odio.

 

E così, oggi i venti anni di Forza Italia e di Silvio Berlusconi in politica ripartono dal nuovo Ufficio di Presidenza: un nuovo inizio, con lo spirito del ’94 impreziosito dall’energia del nostro leader. Tutti insieme, ancora una volta per tornare a governare, per tornare a cambiare l’Italia. Insieme, uniti si può.

 

Colpisce la compresenza di questo avvenimento e di Barack Obama in Italia.

 

Se nel 1994 non avesse vinto Berlusconi in Italia si sarebbe affermato il comunismo. E se oggi Berlusconi non avesse subito l’estromissione infame dal Senato e l’iniqua condanna all’interdizione, Obama avrebbe al suo fianco l’unico statista europeo in grado di costruire un rapporto solido e pacifico con la Russia. Deve contentarsi di Renzi, che ha un mandato per la Tunisia, bontà di Obama.

 

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