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RENZI. Trick & Truck. Smascheriamo le sue furbate. Gli 80 euro se li mangiano le tasse. E discriminano pensionati, artigiani e commercianti

 

80 euro

 

Lo chiamiamo Renzi’s Trick, all’inglese, per adeguarci al suo linguaggio di slides e di Jobs. In realtà vuol dire trucco. Trick e Truck. Tricchetracche. La proposta di Renzi per risollevare l’economia in realtà è una furbata pensata unicamente per lo sviluppo sì, ma delle sue sorti elettorali.

 

Analizziamo puntualmente il Def, in un altro articolo. Qui sottolineiamo una verità lampante. Il centro di tutta la filosofia per lo sviluppo di Renzi e Padoan sta nel far credere di abbassare le tasse, semplicemente cambiando le tasche da cui estrarre il conquibus.

 

Ma quello che resta in tasca di pantalone, sommando tasca destra e tasca sinistra, è meno di quello che aveva prima dell’avvento del numero 80 (ottanta). Un numero pronunciato come l’abracadabra del Mago, ma che è fumo di prestigiatore dilettante per nascondere il trucco.

 

Guardiamoci dentro. Renzi e Padoan giurano:  “Da  maggio 80 euro al mese per i circa dieci milioni di dipendenti che hanno un reddito lordo fino a 24-25 mila euro. E questo rabbocco della busta paga sarà frutto di una benefica  riduzione dell’Irpef”.

 

Detta così, uno dice: evviva. Balle. 

 

Quell’aumento – se mai ci sarà – alla fine non gioverà nemmeno a chi già sente il fruscio di un paio di banconote in più.

Infatti: la pressione fiscale del nostro Paese, come organismo di cui fanno parte anche quei dieci milioni, salirà dello 0,2 per cento. Dunque dal punto di vista macroeconomico la casa Italia non avrà neppure il minimo sollievo, non solo non avrà più risorse per innescare lo sviluppo, ma ne avrà a disposizione di  meno.

 

Per capirsi alla svelta. Se aumento la paghetta ai figli pescandoli dal borsellino della mamma, non è che crescono i consumi generando un circuito virtuoso. Oltretutto, quella paghetta da 80 euro tolta ad altri membri della famiglia, data con una mano, sarà ripresa con l’altra. “Repubblica” dà conto di uno studio della Uil (forza sindacati, svegliatevi!)  che l’aumento delle addizionali Irpef regionali e la nuova tassa sulla casa prosciugherà la mancia…

 

Non basta, ed è una scoperta che ha fatto “Libero”,  tra quei dieci milioni ci sono tre o quattro milioni di lavoratori che hanno la moglie a carico per cui deducono una certa quota dal reddito, ora non più.

 

Perché questo, secondo le luminose tesi dei renziani, finirebbe per indurre le donne a stare in casa invece che cercare un lavoro. La famosa tesi della gallina forse domani, intanto ti porto via l’uovo.

Trick & Truck. I contribuenti in Italia sono circa 38 milioni. Perché sono stati privilegiati quei dieci milioni rispetto agli altri 28? Renzi ha scelto non chi fa più fatica a tirare alla fine del mese, ma ha discriminato quelli che forse gli stanno antipatici, o perché vecchi da rottamare, o perché Partite Iva, e dunque ceto medio.

 

Qualcuno lo dica ai 18 milioni di pensionati,  la cui stragrande maggioranza è sotto la soglia dei 1.500 euro netti. E  provi a convincere quelli tra i pensionati che stanno appena un po’ meglio che è molto bello e lodevole che siano costretti a un contributo di “solidarietà” per finanziare quegli ottanta euro.

Questo non lo fanno sapere sui giornali e in Tivù. Figuriamoci. E gli artigiani? Perché non hanno un analogo beneficio? Perché stanno antipatici a Renzi? E i commercianti? Se stanno bene, chissenefrega?

 

Certo tutto è giocato astutamente sulla psicologia. Anche gli anziani che hanno pensioni miserabili avranno magari una nipote appena entrata nel mondo del lavoro e sono contenti che si potrà mangiare la pizza il sabato sera.

Ma è una pizza che andrà di traverso quando pensionati e giovani dovranno fare i conti con nuove tasse, mutui più cari grazie alla trovata di far pagare una tassa da un miliardo secco alle banche, le quali si rivarranno ovviamente sulla clientela.

Sveliamo il trucco.

Combattiamo queste buffonerie per cui Renzi finge di voler salvare l’Italia e punta soltanto a salvare la sua ghirba.  

 

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