Brunetta: Giustizia, “Pdl chiede risposte immediate a Letta e Governo”

 

 

L’Unione europea che ha aperto una procedura d’infrazione, ormai una ventina di giorni fa, sul tema della responsabilità civile dei magistrati. Io non vorrei che le procedure d’infrazione contano quando riguardano l’economia, giustamente, e non contano quando riguardano altre materie”. Così Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera dei deputati, intervistato da TgCom24.

 

“Letta – sottolinea l’ex ministro – ha il dovere di dare una risposta immediata all’Unione europea su questa procedura d’infrazione, anche perché se non lo farà ci saranno delle sanzioni economiche. Quindi io ho chiesto a Letta: a quando il provvedimento sulla responsabilità civile dei magistrati? Domanda penso legittima”.

 

“Seconda cosa, un’autorità non meno importante dell’Unione europea, vale a dire il presidente della Repubblica, ha inviato una lettera alle Camere sul tema delle carceri, dell’amnistia e dell’indulto. Quando il presidente Letta intende, assieme al Parlamento ovviamente, dare una risposta a questa alta, altissima, richiesta da parte del presidente della Repubblica, prevista dalla Costituzione? Terza questione: il presidente della Repubblica aveva messo sul tavolo, attraverso l’elaborazione dei saggi, l’esigenza di una riforma più complessiva, per via di legge ordinaria, della giustizia, dalle intercettazioni ad altro. Bene, che intenzioni ha il presidente Letta?”.

 

“Ultimo punto: i sei referendum radicali che il Pdl-Forza Italia ha voluto fortemente sulla giustizia. Sono state depositate le firme, se i controlli di Cassazione andranno a buon fine si voterà per i referendum sulla giustizia nella prossima primavera. Intende il presidente del Consiglio Letta anticipare, nel senso referendario, i temi trattati da questi referendum?”.

 

“Queste sono tutte domande penso legittime che il Pdl, attraverso la mia persona come capogruppo alla Camera, fa al presidente Letta, domande rispettose, ma alle quali noi chiediamo una risposta immediata da parte del governo”, conclude Brunetta.