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PRESIDENZA PDL. In programma per le 17 a palazzo Grazioli. Verso Forza Italia, tutti uniti in un grande partito

 

Forza Italia

 

Oggi si procede. La presidenza del Popolo della Libertà, convocata da Silvio Berlusconi, deciderà le forme e i tempi del decisivo passaggio a Forza Italia.

 

Gli sciocchi contano le forze di questa o quella presunta corrente rappresentate nella riunione. Costoro sottovalutano – e guai se accadesse tra noi – la potenza carismatica e insieme razionale di Silvio Berlusconi, il quale non è un monumento di marmo da riverire e a cui insegnare la giusta postura purché non scenda dal piedistallo, ma il capitale umano più importante che oggi abbia la politica italiana. Ha una capacità propulsiva che semmai la persecuzione ha reso più drammatica e intensa.

 

Il 18 settembre scorso, nel videomessaggio, Berlusconi si appellò a quei milioni di “tu” che si fidano di lui. Disse: “Diventa anche tu un missionario di Forza Italia”. Questo è il compito da cui non derogare. Non si tratta di rinnegare il Popolo della Libertà e la storia di alcuni tra questi vent’anni, ma di sospingersi più in là. Ritrovando le sorgenti con la maturità acquisita dalla battaglia che non ci vede certo soccombenti.

Palazzo Grazioli

 

Di certo questa Forza Italia nella mente di Berlusconi (e sappiamo come in lui il pensiero diventi subito un “fare”) vuole essere un grande partito-movimento dove tutti si è uniti, consapevoli che oggi questo bouquet di temperamenti e storie diversi, dove nessuno deve essere umiliato e ciascuno ha un suo posto, può essere composto e proposto agli italiani perché è con Berlusconi. Altrimenti sarebbero tutti fiori, belli e brutti, ma al vento della dissipazione.

 

E addio moderati in Italia capaci di resistere alla sinistra e di imporsi alla guida del Paese.

 

PER APPROFONDIMENTI, LEGGI: “IL MATTINALE – 25 ottobre 2015”