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Monti dimissionario. Dopo la pessima figura, ora vuole intestarsi pure le larghe intese

 

Monti

 

L’ex Presidente del Consiglio Mario Monti è volato a Berlino per incontrare, tra le diverse personalità tedesche, il Ministro delle Finanze Wolfgang Schauble con l’obiettivo di approfondire le modalità con le quali si perverrà ad un contratto di coalizione tra Spd e Cdu/Csu, in vista della formazione di un nuovo governo.

Come mai tutto questo interessamento?

Mario Monti non è più Presidente di Scelta Civica, ma mantiene comunque la sua presenza all’interno del gruppo al Senato, cosa che deve aver contributo a non fargli smarrire quella sua volontà di comprendere e cambiare le cose che non vanno.

In fondo, nel 2011 scese in campo proprio per questo: desiderava ardentemente risanare l’Italia; così, si piegò ai diktat dei suoi amici burocrati stanziati a Bruxelles. Ma i risultati non arrivarono, lo sappiamo bene.

A distanza di tempo, Monti non si è dato per vinto: dice di voler abbandonare la politica, ma resta saldamente in sella. Questa allure istituzionale gli dona, non vuole gettarla via per nessun motivo al mondo. Ecco perché a Berlino sta studiando le larghe intese alla tedesca: al suo ritorno, vorrà provare a consolidare il governo Letta, cosa che Scelta Civica propose al premier già qualche tempo fa.

Non facciamo scherzi: il principale fautore delle larghe intese è stato e resta Silvio Berlusconi, gli altri si sono accodati dopo, quando hanno capito che non c’erano soluzioni alternative. Ribadire questo concetto non guasta, visto che  è troppo facile ergersi a salvatori della patria quando la partita è chiusa.

La smania di potere deve aver contribuito alla perdita di memoria di Monti. Lasciata la presidenza del suo partitino, non sa più che pesci pigliare. L’unica cosa che gli resta è la poltrona da senatore.

Che, per chi ha deciso di vivere solo di politica, è comunque un bel guadagno.

 

Angelica Stramazzi

TW @AngieStramazzi