Il Mattinale: Rai, “Insinuazioni Anzaldi contro Brunetta ridicole e stupide”

 

 

 

“Se Anzaldi del Pd si permette di attaccare il presidente dei deputati del Pdl, Renato Brunetta, sulla trasparenza ha proprio sbagliato indirizzo, e certamente argomento”. È quanto scrive “Il Mattinate”, la nota politica redatta dallo staff del gruppo Pdl della Camera dei deputati.

 

“La battaglia di Brunetta sulla trasparenza nelle pubbliche amministrazioni è iniziata sin dal suo insediamento a Palazzo Vidoni, come ministro per la Pubblica amministrazione e l’innovazione, nel 2008, ed ha conosciuto il primo importante risultato con l’approvazione della legge, cosiddetta sulla Trasparenza nelle Pubbliche Amministrazioni, 69 del 2009. Da allora in poi questo tema è divenuto uno dei cavalli di battaglia di Brunetta.

 

Ricordiamo inoltre ad Anzaldi che l’articolo 27 del Contratto di servizio della Rai, tutt’ora in vigore, voluto fortemente da Brunetta e dal governo Berlusconi, prevede la pubblicazione sul sito web dell’azienda dei compensi lordi percepiti da dipendenti e collaboratori così come delle informazioni relative ai costi dei programmi del servizio pubblico radiotelevisivo, con rimandi a tali dati nei titoli di coda.

 

La Rai avrebbe il dovere giuridico non solo di uniformarsi a quanto previsto dalla normativa in materia di trasparenza e di rispettare gli impegni presi con l’articolo 27 del contratto di servizio in vigore, ma anche, e soprattutto, di trasformare quel principio in azioni concrete e puntuali senza nascondersi dietro formalismi giuridici o ingiustificati timori concorrenziali.

 

Le insinuazioni di Anzaldi contro Brunetta sono ridicole e studipe. Il capogruppo del Pdl alla Camera conduce la sua battaglia con il solo scopo della trasparenza, a favore dei cittadini che pagano il canone alla televisione di Stato. Si può parlare di Fazio o Vespa, di Crozza o Porro, la sostanza non cambia. Trasparenza per tutti, trasparenza su tutto.

 

Come dicevamo all’inizio – scrive infine ‘Il Mattinale’ – il compagno Anzaldi ha sbagliato indirizzo, se ne faccia una ragione, si metta a studiare ed eviti nuove brutte figure”.