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COMPLOTTO. C’è stato. Il golpe che ha deposto Berlusconi, pure. L’America conferma. Non si può tacere o ridere, come fanno Napolitano e Renzi, di un attentato (riuscito) alla democrazia. Si faccia una Commissione d’inchiesta, dotata di tutti i poteri costituzionali

 

ITALY POLITICS GOVERNMENT

Il testimone conferma. Il complotto che è sfociato in un tentativo di golpe prima abortito, poi riuscito, è il nome di un fatto, non quello di una teoria e neppure di un’analisi. Timothy Geithner, ministro del Tesoro di Barack Obama, non è stato sollecitato da un’intervista. Ne scrive nel libro delle sue memorie. Due “officials” dell’Unione Europea si fecero portavoce di una richiesta che arrivava dagli alti vertici.

Geithner a nome di Obama dice di no: We can’t have his blood on our hands. Noi non vogliamo sporcarci le mani con il suo sangue.

Quel sangue era di Berlusconi. Ma non solo. Era il sangue dalla sovranità popolare italiana. Non fu versato in quei giorni, ma poco dopo.

Infatti questo complotto, respinto da Obama, si concluse nel modo desiderato, secondo il disegno che stava nella mente dei congiurati sin dall’inizio.

Dinanzi a una denuncia così precisa non è ammesso il silenzio. Qui c’è l’evidenza di un crimine gravissimo. C’è l’impronta di mani che cercano di strozzare la nostra democrazia, con l’indicazione dei mandanti. E a cosa assistiamo?

1)   Al silenzio impassibile del Presidente Giorgio Napolitano, che pure ha come primo compito quello di tutelare l’Italia e le sue istituzioni. Specie il primo articolo della Costituzione. “La sovranità appartiene al popolo”.   Non c’è scritto che appartiene ai capi e kapò di Bruxelles o di Berlino.

2)   Matteo Renzi se la ride e butta lì una frase buona per il suo deposito di frasi sceme, tipo: “Per Berlusconi siamo al diciassettesimo golpe dall’inizio dell’anno”. Si sbaglia: non è la numero diciassette. È la cento-e-unesima  volta che denuncia quel golpe con i suoi strascichi. È il golpe del 2011. Coronato poi con la sua estromissione dal Senato per mano di una legge incostituzionale e grazie a una sentenza mostruosa.

3)   L’Europa smentisce nella persona del suo Presidente Barroso.  E ribalta l’accusa. In buona sostanza: a volere la testa di Berlusconi erano gli americani. Loro salvarono l’Italia.

Ce n’è abbastanza per esigere di capirne di più. Che cosa accadde davvero a Cannes nel novembre del 2011? Chi erano i due “officials” europei, per conto di chi parlavano? Avevano agganci in Italia? C’erano autorità e personaggi nelle istituzioni italiane al corrente di che cosa stesse accadendo? O addirittura avevano concertato questi eventi, partecipando a quello che non troviamo di meglio che definire “complotto”?

 

Per questo siamo qui a chiedere una Commissione d’inchiesta secondo i rigori della legge e con tutti i poteri che consente la Costituzione per conoscere la verità. “Non ci devono essere più segreti sulle stragi”, ha promesso Renzi. D’accordissimo. Non ci devono però essere né segreti né ombre sulla strage di democrazia e di sovranità che è stata perpetrata contro l’Italia e le cui conseguenze stiamo ancora pagando.

(Qualcuno spieghi a Renzi che se non ci fosse stato quel golpe lui non sarebbe lì, eletto senza voti popolari ma con consensi privati di una kermesse dove votavano solo i suoi compagni. Democrazia?).