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IL MATTINALE (FI): C’E’ UN COMPLOTTO PER NON PARLARE PIU’ DI COMPLOTTO

 

Berlusconi amarezza

“Sulla questione rimandiamo all’atto parlamentare che ha visto oggi il governo, per bocca del sottosegretario Scalfarotto, negare, coprire, sopire, mentire.  Le strombazzate  promesse da Renzi di trasparenza, di rinuncia a qualsiasi segreto, si sono rivelate  piume di pavone buttate al vento del ridicolo”. Lo scrive ‘Il Mattinale’ (www.ilmattinale.it), la nota politica redatta dallo staff del gruppo Forza Italia della Camera dei deputati.

 

“Noi non ci arrendiamo di certo. Capiamo la paura di Renzi ad affrontare il vero. Se infatti è oggi Presidente del Consiglio senza voto popolare, lo deve alle conseguenze del golpe del 2011, del cui metodo inaugurato allora è beneficiario. Se prima lo era “a sua insaputa”, oggi non vuol sapere. Peccato. E aderisce all’intimazione dei bravi (in senso manzoniano)”.

 

“La Commissione d’inchiesta parlamentare sul ‘complotto’ non s’ha da fare. I bravi del Corriere della Sera sono messaggeri della Presidenza della Repubblica. Il Partito democratico interpreta così un commento a firma Marzio Breda apparso ieri in prima pagina sul quotidiano di via Solferino  e intitolato lapidariamente ‘Non serve la Commissione d’inchiesta’, ritenendolo come un niet ispirato direttamente dal Quirinale”.

 

“La prova? Per confutare la ‘teoria’ del complotto e negare l’opportunità di una inchiesta parlamentare, si cita un colloquio riservato tra Napolitano e Berlusconi dell’8 novembre del 2011.  Si mette tra virgolette una frase del Capo dello Stato. Non si fa. Ma non è seguita smentita. Brutta, bruttissima storia. Altre frasi e parole disse in quel periodo Napolitano al telefono e no. Con Fini e con altri personaggi politici. E saranno riportate fedelmente nel libro che Brunetta sta per dare alle stampe. Ne sentiremo delle belle. Anzi delle brutte”, conclude ‘Il Mattinale’.