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La corsa verso l’Europa. Sogni, inganni e illusioni

 

EU puzzle

Può una campagna elettorale basarsi sull’insulto? Può un leader di popolo accusare gli avversari politici di ogni sorta di oltraggio?

Beppe Grillo sta conducendo la corsa verso le elezioni europee senza rendersi conto di una cosa: che la politica è altro da urla, grida, accuse gratuite, menzogne e chi più ne ha più ne metta. In un momento di difficoltà come quello attuale, un politico onesto dovrebbe parlare al cuore della gente, senza illudere (come fa ad esempio Renzi), ma senza neppure auspicare la demolizione del nostro Paese. Chi potrebbe infatti fidarsi di un uomo così?

E’ vero: l’ex comico genovese ha riscosso finora popolarità e consenso tali da permettergli di entrare in Parlamento con una nutrita schiera di suoi rappresentanti. Ma cosa hanno prodotto costoro? A ben vedere nulla, se non ostruzionismo e guerriglia parlamentare. Nelle amministrazioni locali dove sono andati al potere, i grillini hanno illuso chi li aveva votati, generando un clima di maggiore sfiducia e pessimismo.

Come rimediare a questo stato di cose? Una soluzione c’è. E consiste innanzitutto in un impegno diretto e sincero in favore di chi si trova in difficoltà e soffre, in favore di chi chiede aiuto pretendendo in cambio solo un po’ di ascolto. Gli italiani sapranno valutare e scegliere, fin dal prossimo 25 maggio, tra chi tenta di illuderli e chi invece vuole solamente rassicurarli con proposte concrete e realizzabili.

Angelica Stramazzi

TW@AngieStramazzi