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Strage di Lampedusa, le soluzioni a buon mercato di Laura Boldrini

 

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Il Presidente della Camera Laura Boldrini non perde occasione per far sentire la sua voce. Per disquisire su ogni questione di rilevanza nazionale ed internazionale. Peccato però che la ricerca spasmodica della notorietà a tutti i costi a volte può sortire effetti indesiderati. La signora Boldrini infatti, forte dei suoi trascorsi in qualità di portavoce dell’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati, è giunta alla conclusione che il suo ruolo potrà risultare determinante per la risoluzione pacifica della spinosa questione dell’immigrazione clandestina. A saperlo prima, si poteva accelerare la sua nomina a terza carica dello Stato: si sarebbero così evitate tante morti in mare. «Nulla potrà e dovrà mai essere come prima», ha sentenziato Laura Boldrini in un’intervista al Corsera dopo la tragedia di Lampedusa. «Oggi chi arriva via mare in Italia il più delle volte non lo fa per ragioni economiche, ma per chiedere asilo». E ancora: «Le misure di contrasto da sole non forniscono una risposta adeguata». Sarà quindi per questa “inadeguatezza” delle misure normative fin qui adottate che il leader (si fa per dire …) del suo partito Nichi Vendola, ha deciso di aderire alla petizione lanciata da Repubblica.it per cancellare “lo scandalo della legge Bossi – Fini”; uno scandalo, a detta di questi signori, di cui però finora in pochi si erano accorti. Ma andiamo avanti, perché il meglio di sé la Presidente Boldrini lo raggiunge quando afferma che «uno Stato che rispetta i diritti dei migranti saprà trattare al meglio anche le fasce deboli e quindi occuparsi dei disabili, degli anziani, dei disoccupati». Peccato però che queste categorie necessitino di interventi ad hoc, di politiche specifiche che tutelino davvero i ceti più sofferenti: non è aprendo le porte ai migranti, senza alcuna regolamentazione, che si risolve il problema drammatico della disoccupazione, soprattutto giovanile. Non è ancora finita. Per porre fine ai naufragi, la pupilla di Nichi Vendola ha pensato ad «una figura di coordinamento per rafforzare il soccorso in mare. Un esperto di diritto della navigazione e di diritto internazionale dei rifugiati». Siamo alla frutta, alla schizofrenia allo stato puro: la legge Bossi – Fini sarebbe da abolire tout court, mentre un esperto di diritto internazionale e della navigazione sarebbe la scelta giusta. Povera Boldrini: mentre altri 476 migranti sbarcano sulle coste siciliane, le sue proposte lasciano il tempo che trovano, destinate ad essere seguite dal solo leader del suo partito.

Angelica Stramazzi

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