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Pd in crisi mistica. Per la leadership in lizza ‘i quattro dell’Ave Maria’

 

 

i 4 dell'ave maria

 

 

Forse non è un caso che il Pd abbia fissato la data del Congresso per la scelta del segretario di partito all’ otto dicembre. L’Immacolata Concezione potrebbe essere un espediente per evocare la Madonna, preservata immune da ogni macchia della colpa originale, nel tentativo magari di riacquisire quella purezza davanti agli elettori, necessaria per ottenere consensi elettorali.

 

Perché la strategia in atto, quella dei quattro dell’Ave Maria, Renzi-Civati-Cuperlo-Pittella, sta ottenendo come unico risultato tangibile quello di screditare il Partito Democratico, impegnati a 360 gradi in una guerra senza obiettivi, a colpi di dichiarazioni programmatiche di rito che hanno il solo intento di sottrarre consensi all’altro.

 

L’aspirante tuttofare Renzi ci avverte che “all’Italia serve una ‘rivoluzioncina’ ”, quando a noi basterebbe sapere cosa voglia veramente fare lui; prova a darci una mano Cuperlo, quando afferma che “L’unica cosa che abbiamo capito di Renzi con assoluta chiarezza è che vuole fare più cose, il segretario del Pd, il sindaco di Firenze, il candidato premier… No, non si può fare così, fare il segretario del Pd è un impegno che lo assorbirà completamente”, ma sinceramente non ci è molto d’aiuto. E che dire di Civati che, presentando pubblicamente la sua candidatura, sentenzia: “Voglio un partito di sinistra”. Beh a questo c’eravamo arrivati. Per non parlare poi di Pittella, ‘the last and the least important’, contento di offrire “agli italiani una speranza”. Contento lui…

 D'Alema

 

 

L’unico barlume di lucidità ci viene offerto dal saggio Massimo D’Alema, se non altro identificabile come un politico mestierante, quando avverte gli elettori che ‘Renzi sfugge all`oggetto della contesa. L’unica cosa su cui non ha detto nulla è che idea ha del Pd (cultura politica, forma, strategia) qualora dovesse prenderne la guida. Lui parla come un abile candidato premier, bravo a catturare il consenso. Invece è assai probabile che il prossimo segretario del Pd debba restare tale per parecchi anni’.

 

La morale di questo racconto mistico è che, effettivamente, per trovare un’identità al Pd attuale ci vorrebbe proprio un miracolo…

 

Danilo Stancato

 

Twitter: @DaniloStancato