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Caos Pd, il tuttologo Renzi invoca primarie in casa Pdl, ma Letta lo scalza nei sondaggi

 

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Ormai Matteo Renzi si occupa di tutto. Della scalata al suo partito, del futuro del governo Letta, delle ricette per rilanciare l’economia italiana. Ci scappa anche una battuta sulla passione per le due ruote, condivisa con Ignazio Marino: il sindaco di Roma Capitale, a detta del collega fiorentino, è più bravo di lui ad andare in bicicletta. Peccato però, che in vista dell’8 dicembre, data in cui si celebrerà il congresso dei democrats (sempre che non ci ripensino, visti i precedenti …) i suoi “compagni” di ventura non sembrano tifare per lui. Anzi. Secondo un recente sondaggio prodotto dall’istituto Demos, Renzi viene scalzato, in quanto ad indice di gradimento, dal Presidente del Consiglio Enrico Letta, che incassa il 57% dei favori, contro il 53% del sindaco di Firenze: un po’ pochino per una persona che ambisce a “rivoluzionare” il Paese. Ma non è tutto. Perché il Fonzie de’ noantri arriva perfino a dispensare consigli al Pdl, intromettendosi, in via del tutto autonoma, nel dibattito interno al centrodestra. «Quando nel Pdl faranno le primarie – ha sentenziato il sindaco partecipando ad un incontro organizzato a Roma da Enel – gli italiani saranno più felici». Peccato però che, a differenza di quanto accade ad intervalli regolari nel Pd, nel Pdl non ci sia alcuna intenzione di perder tempo intorno a problematiche che non hanno ragion d’essere: la leadership di Silvio Berlusconi è da tutti riconosciuta; e se Renzi la pensa diversamente, pazienza: il suo parere non avrà ripercussioni sul futuro dei moderati italiani. Farebbe bene il sindaco di Firenze a restare con i piedi per terra, cercando di tenere a bada i suoi che in Parlamento combinano non pochi pasticci: l’emendamento (poi ritirato) sulla parziale reintroduzione dell’Imu per punire i più “ricchi” ne è una palese testimonianza. Del resto, chi troppo vuole nulla stringe, e Renzi sembra in pieno stato confusionale: non solo i suoi in Parlamento prendono delle grandi cantonate, ma a coordinare i comitati che sorgeranno in suo favore in vista del congresso sarà l’ex bersaniano Bonaccini. Insomma, piuttosto che occuparsi di questioni che non li riguardano, gli esponenti del Partito Democratico farebbero bene a concentrarsi sulla natura dei provvedimenti che propongono per salvare l’economia del Paese.

Angelica Stramazzi

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