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Brunetta: Berlusconi, “Verità in 4 lingue su ingiusta condanna a processo Mediaset”

 

Berlusconi

 

 

“Appunti di verità che mostrano l’assoluta predeterminazione delle sentenze, con una coerenza interna spaventosa. Una macchina aliena montata con cura maniacale, con un navigatore satellitare che disegna l’itinerario perfetto della condanna e l’equipaggio su misura per il compito”. Lo scrive Renato Brunetta in un intervento in quattro lingue (italiano, inglese, francese e tedesco), titolato “La verità multilingue sulla condanna unfair di Berlusconi”, e pubblicato oggi in due pagine da “Il Foglio”.

 

Il capogruppo del Pdl alla Camera dei deputati ricostruisce in capitoletti tutta la vicenda: “La storia del processo Mediaset”, “Berlusconi ‘socio occulto al 50%’ di Frank Agrama? Falso!”, “I veri rapporti tra Berlusconi e Mediaset. Totale trasparenza”.

 

“Quante bugie inventate e diffuse sul tema…”, scrive Brunetta. “Qualche nota utile a sbaraccare il castello delle menzogne ad uso della sinistra: 1. Mediaset ha sempre acquistato diritti televisivi a prezzo di mercato; 2. Mediaset ha sempre correttamente ammortizzato nei bilanci il costo dei diritti televisivi dividendolo in un numero di anni corrispondente a quello della durata dei contratti; 3. Mediaset non ha in nessun caso evaso il fisco e tantomeno operato una frode fiscale. Infatti: Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset che ne firma i bilanci, è stato assolto; i componenti del Consiglio di amministrazione e del Collegio dei sindaci, l’amministratore delegato, il direttore finanziario, il direttore fiscale non sono stati mai indagati e neppure interrogati; Mediaset non ha approfittato del ‘condono tombale’ del 2003 (governo Berlusconi), perché i vertici dell’azienda avevano pieno convincimento della propria perfetta correttezza fiscale”.

 

“Questi elementi – sottolinea il presidente dei deputati del Pdl – consentono istruttive deduzioni. Silvio Berlusconi azionista di Mediaset attraverso Fininvest: 1. Non aveva e non esercitava alcun potere di gestione su Mediaset; 2. Ammesso e non concesso che avesse avuto voce in .capitolo, .sarebbe comunque perfettamente innocente non avendo Mediaset commesso alcun reato di evasione o frode fiscale; 3. L’incredibile invenzione di un reato ad personam da parte della Corte di Cassazione, e cioè ‘ideatore di frode fiscale’, è giuridicamente sballata; 4. Nella ipotesi fantasiosa del terzo tipo che un simile reato possa esistere in qualche codice di un altro pianeta, si riferirebbe ad un sistema di compravendita di diritti risalente a trent’anni fa e dunque sarebbe prescritto anche su Marte o Saturno”.

 

“Tutto questo – scrive Brunetta nelle conclusioni – è accaduto e sta accadendo in Italia, dove con l’eliminazione per via giudiziaria del nemico di sempre si sta consumando un colpo di Stato, un golpe, con le sue drammatiche conseguenze per la democrazia, senza che l’informazione dei cosiddetti giornaloni e dei Tg della Rai, di La7 e di Sky fornisca anche uno solo di questi elementi di verità. Chi ama libertà e democrazia deve conoscere, studiare e diffondere in ogni ambiente la verità su questa tragica operazione di giustizia politica. Che non riguarda gli interessi personali di Berlusconi, ma il patrimonio di libertà e democrazia nostro e dei nostri figli”.