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Harakiri di Matteo Renzi. Durante la visita in Oriente, tappa Shanghai, ammette: “Ognuno di noi ha dentro Pinocchio”…

 

Renzi Pinocchio

Criticare a prescindere non è nel nostro stile. Ma, dati alla mano, le critiche possono diventare costruttive e, nella migliore delle ipotesi, spunti per chi le riceve e sprone a migliorarsi.

Partiamo da alcuni dati incontrovertibili: la disoccupazione ha raggiunto livelli record, si attesta al 13,6%, con l’aggravante della componente giovani: tra i 15 ed i 24 anni i senza lavoro salgono al 43,3%.  Da più parti sono arrivate bocciature per l’andamento dell’economia italiana e delle manovre messe in atto in questi primi 100 giorni e spiccioli del governo Renzi: Confcommercio, Confindustria, Corte dei Conti, e Commissione Ue non hanno speso parole tenere per noi.

Ciononostante il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ed il ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, continuano a professare ottimismo, forti dell’assurda convinzione che l’economia possa ripartire dalla panacea degli 80 euro. Convinzione infondata.

Il fronte riforme è altrettanto desolante: “Una riforma al mese”, lo slogan d’insediamento di Renzi. Ma dove? Niente è stato fatto per riformare le nostre istituzioni, sempre più logorate  dall’instabilità, dalla frammentazione, dalla paralisi decisionale, dai poteri di veto che inceppano continuamente il sistema.

Le uniche proposte di questi mesi sono rimaste ingolfate al Senato, senza alcuna prospettiva di avanzamento o, peggio, sono state stravolte per accontentare la fazioni più estreme e massimaliste ella maggioranza. La voce ‘decreto Poletti’ è emblematica: il progetto originario, valido e condivisibile, è stato totalmente stravolto per soddisfare le richieste di punta ancora  su un mercato del lavoro rigido e iper-garantista. Sul piano internazionale siamo fermi ai compitini impartiti da Angela Merkel, tradotti in patria dalla formula del “tassa e spendi”, ulteriore colpo per un Paese già in stato comatoso da anni. La “riforma delle riforme” si sta trasformando nel “bluff dei bluff”, sepolta da un silenzio che dura oramai da mesi. Un silenzio assordante che non lascerà indifferenti noi ed i cittadini italiani.

rENZI mERKEL

Il Paese, oggi più che mai, avrebbe bisogno di decisionismo, vigore, iniziative strutturali, convinzioni. Renzi fa melina un difesa. Traccheggia. E rischia.

Il suo viaggio in Oriente ha il sapore del viaggio della speranza. 

La ricerca spasmodica di nuovi partner per le nostre imprese, boccheggianti, è un tentativo più o meno velato di accaparrarsi più cash possibile. Vietnam, Cina, Kazakistan: chi offre di più?

Renzi

Ma quando si è pressati, si commettono facilmente errori. Il nostro premier, giunto a Shanghai nell’ex padiglione italiano dell’Expo 2010, ha dichiarato, tra il serio ed il faceto : “Ognuno di noi ha dentro Pinocchio”. Una resa dei conti? Sembrerebbe di sì.

Renzi si è inerpicato in un parallelismo pericoloso, prendendo come metro di paragone il protagonista della favola di Collodi:

“Quando nel 2010 sono venuto qui da sindaco di Firenze  c’erano migliaia di persone e una statua di Pinocchio che ora non vedo. È una metafora splendida, non perché noi non diciamo più bugie o perché siamo diventati bambini da burattini o perché siamo nella pancia della balena. Ognuno di noi ha dentro Pinocchio. Se ognuno fa il suo dovere, se prova a mettersi in gioco e a cambiare, allora viene davvero fuori l’Italia. L’Italia fa l’Italia se non ha paura di cambiare. Noi faremo la nostra parte, stiamo rivoluzionando il sistema. Non abbiamo paura, e a voi che portate avanti la bandiera dell’Italia all’estero, chiedo di avere ancora più coraggio”.

Renzi Pinocchio

Noi ci avventuriamo in un parallelismo che non vuole essere di malaugurio, ma di monito: Shanghai è la città più popolosa del mondo, è vero, ma riporta alla memoria anche lo Shangai – o Mikado – il famoso gioco di origine franco-cinese in cui vengono riversati sul tavolo 41 bastoncini da 17cm ciascuno circa. La missione del giocatore è non commettere errori. Al primo errore grave e manifesto, il turno passa all’avversario. E’ un attimo. Renzi stia attento e concentrato, gli avversari sono pronti a subentrargli alla prima défaillance

Sha

Danilo Stancato

Twitter:  @DaniloStancato