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Brunetta: “Contro Berlusconi pregiudizio rancoroso, diavolo si scorge nei particolari”

 

gIUSTIZIA

 

 

“Niente di nuovo sotto il soffitto del Palazzo di Giustizia di Milano. Le motivazioni della Corte d’Appello, per la condanna a due anni di interdizione dai pubblici uffici per Silvio Berlusconi, sono poggiate su sentenze ingiuste e il risultato non può che essere altrettanto ingiusto.

 

Un’osservazione. Per capire la carica di pregiudizio rancoroso con cui furono irrogate le condanne per il processo Mediaset di primo e secondo grado, basti ricordare la storia di questa pena aggiuntiva. Ha dovuto essere la non certo benevola Cassazione a obbligare i giudici di Milano a ricalcolare il tempo della interdizione, che avevano arbitrariamente ed erroneamente fissato a 5 anni. Un errore grossolano, ovviamente a danno di Berlusconi, che rivela non l’ignoranza dei giudici milanesi (sei giudici tutti ignoranti?) ma la loro parzialità. Il diavolo si scorge nei particolari”.