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Dl scuola, tornano i cattivi maestri

 

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Il prossimo 11 ottobre gli studenti scenderanno in piazza per manifestare in favore del diritto allo studio e per superare ogni barriera d’accesso al sapere: un intento alto e nobile, subito raccolto – ahinoi – da qualche cattivo maestro.

Ci stiamo riferendo alle dichiarazioni di Alessia Petraglia, capogruppo Sel in commissione Istruzione, che ha criticato il dl scuola perchè prevede «400 milioni in 3 anni, a fronte di quasi 10 miliardi sottratti negli ultimi 5 anni dai precedenti governi Berlusconi – Monti». Se non ci fosse il partito di Nichi Vendola in Parlamento, a vigiliare su giustizia sociale ed equità, gli italiani non saprebbero proprio come fare. Eppure, prima della sortita di Alessia Petraglia, il Pdl, con la deputata Elena Centemero, responsabile nazionale Scuola, Università e Ricerca del partito,  aveva depositato 83 emendamenti e 13 articoli aggiuntivi allo stesso dl scuola. «Si tratta – ha spiegato Centemero – di interventi volti a migliorare il provvedimento soprattutto nella parte relativa al rapporto scuola-lavoro, all’orienetamento, al diritto allo studio ad ogni livello del sistema di istruzione e formazione». Guarda caso, tutte richieste che vedranno scendere in piazza gli studenti. Che però, intenti a preparare la protesta, non hanno seguito gli sviluppi della vicenda. Il Pdl propone infatti lo status dello studente in alternanza e la possibilità, in tutti i cinque anni della scuola superiore e a partire dal primo anno, di effettuare periodi di formazione in azienda e in apprendistato. E ancora: ruolo unico per il sostegno nella scuola superiore; ruolo speciale per i docenti che insegnano nelle carceri; pieno rispetto dello stato di parità per le scuole paritarie; intervento sul bonus maturità che consenta agli studenti, che col bonus avrebbero avuto accesso ai corsi di laurea, di essere ammessi in soprannumero. Forse qualche studente sarà stato mosso da preclusione ideologica per non accorgersi della validità delle proposte del Pdl: ad Elena Centemero hanno preferito Alessia Petraglia. Pazienza. La battaglia del nostro movimento, anche sul fronte scuola, proseguirà senza battute d’arresto.

Angelica Stramazzi

TW @AngieStramazzi