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Brunetta: Ue, “Serve verità su estate-autunno 2011, serve una commissione d’inchiesta”

 

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Il discorso che lei ha pronunciato questa mattina ha disegnato la guida dell’Italia in Europa con i colori pastello di una bella favola. Il proposito che lei si propone è quello di strappare l’Europa dalla ‘noia’ e farle acquistare ‘profondità’. Siamo totalmente d’accordo con lei, ma peccato perché la sua intenzione manca di una cosa essenziale: la verità”. Lo ha detto nell’Aula della Camera il capogruppo di Forza Italia, Renato Brunetta, intervenendo sulle comunicazioni del premier Matteo Renzi sul semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea.

“Non so chi lei frequenti, ma le garantisco che in Italia, che resta una parte dell’Europa piuttosto importante, il sentimento dominante tra la gente non è la noia, ma la sofferenza, l’ansia, quando non addirittura la disperazione. E la ‘profondità’ noi italiani la sperimentiamo nei dati spaventosi della disoccupazione, dei fallimenti delle imprese, dei crediti che le banche non danno alle famiglie”.

“Altro che la retorica dei ‘mille giorni’ che oggi lei ci propone. Il ‘fare presto’ lei lo ha trasformato in ‘prendiamo tempo’. È la tecnica dello spostare più lontano i tempi della resa dei conti. L’onestà del politico è quella di consentire – come direbbe Popper – la falsificabilità, la dimostrabilità dei suoi discorsi, la possibilità cioè di paragonare programmi e risultati. Lei con i suoi, lo riconosco, brillanti artifici retorici la rende impossibile. Spostando ogni giorno più in là, come nella poesia di Montale, i tempi della verità”.

“Noi invece insistiamo. Le abbiamo proposto di cercare con lei, e di investire sia il Parlamento italiano, sia l’Europa di una domanda di verità. Quella sulla nostra storia recente. Vedrà che chiedere all’Europa e ai suoi vertici di cercarla insieme a noi, toglierà la noia da quelle stanze. La Commissione d’inchiesta, signor presidente del Consiglio. Senza verità, senza ricerca umile e determinata della verità, su tutto, ma proprio tutto, anche a costo di scontentare le potenze egemoniche che oggi la benedicono, non è possibile una guida dell’Italia dell’Unione Europea che rispetti la dignità della nostra nazione e del nostro popolo”.

“Nell’estate-autunno 2011 l’Italia fu vittima di manovre oscure. Il segretario del Tesoro Tim Geithner ha usato la parola inglese ‘scheme’, la si può tradurre con complotto, cospirazione, piano: faccia lei. Ci fu una manovra per far cadere Berlusconi ad opera di alti papaveri europei, ed ebbe complicità in patria. Vero o falso? La nebbia va dissolta, presidente del Consiglio. Commissione parlamentare d’inchiesta. Senza verità sui quei fatti, senza la ricerca decisa e senza sconti, senza reticenze, senza immunità per nessuno, non è pensabile che sia possibile risalire la china