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IL MATTINALE (FI): RENZI COCCO DI MERKEL TORNA A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE

 

Renzi Merkel

“Cocco di Merkel. Renzi torna buggerato e felice dal Consiglio europeo. Una beffa per l’Italia, ma con promesse d’amore della Merkel, che lo preferisce a tutti gli altri premier europei. Risultati pratici? Neanche la capocchia di uno spillo”. Lo scrive “Il Mattinale” (www.ilmattinale.it), la nota politica redatta dallo staff del gruppo Forza Italia della Camera dei deputati.

“Pugno di mosche. Il vertice europeo ci lascia con un pugno di mosche in mano, nonostante i toni autoconsolatori di Renzi. ‘Flessibilità in cambio di riforme’ è la solita formula: ma il punto è che si tratta dei margini di flessibilità all’interno dei vincoli esistenti, nulla di più. Nel documento finale c’è scritto nero su bianco l’ovvio, e cioè che bisogna ‘fare il migliore uso della flessibilità già prevista dalle regole esistenti’ del trattato. E mancherebbe solo che qualcuno volesse farne il peggior uso… Ma (e ciò è ancora più grave) non c’è nulla in grado di permetterci di rilanciare la nostra economia: resteremo invischiati nella logica minimalista degli ‘zero virgola’. E non c’è neppure nulla in grado di aprire un dibattito di fondo sulle regole e la loro interpretazione”.

“Viola. Per fortuna che Renzi avrebbe imposto agli atri partners il suo metodo: prima i contenuti e poi i nomi. Il nostro presidente del Consiglio dice di aver avallato la nomina di Jean Claude Juncker a capo della Commissione europea perché ‘c’era un documento’. Ebbene, ricordiamo al presidente del Consiglio, forse ancora ai suoi primi appuntamenti europei e per questo inesperto, che un documento (chiamato, appunto, ‘Conclusions’) si approva al termine di tutti i consigli europei. Banale routine, insomma. Renzi esulta per nulla. Soprattutto nel ‘testo pro-Juncker’ non c’è alcun provvedimento, neanche minimo, che dia all’Italia quanto le spetta. Peggio di così…. e allora perché ha detto sì? La Merkel è potente, e veste i colori della Fiorentina, suscitando entusiasmo in Renzi. In effetti ci fa viola, peggio che con Monti”.

“Umiliazione Immigrazione. Tacendo e contraddicendo gli accordi del Consiglio europeo di fine 2013, non c’è nel documento pro-Juncker alcun cenno su un cambiamento di rotta europeo sulla immigrazione e sui profughi. Era stata prefigurata una modifica dei trattati di Dublino, per consentire finalmente, con regolare visto dai Paesi di primo approdo,  il trasferimento dei profughi nei Paesi delle loro aspirazioni. Arrivano tutti in Italia e non possono uscirne. Renzi non ottiene nulla, ma forse non l’ha nemmeno chiesto, tutto preso dalle moine con la Merkel”, conclude “Il Mattinale”.