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FORZA ISRAELE. La morte dei tre ragazzi ebrei. Ci riguarda, riguarda il mondo, non è un fatto laterale. Il comunicato di Berlusconi, la posizione minimalista del governo

 

 

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Ci vuole purtroppo sempre il sangue degli ebrei per ricordarci l’orrore che si perpetra a un passo da casa nostra. Vorremmo che non fosse più necessario questo sacrificio, questa ripetizione centellinata della Shoah che non finisce mai. Invece temiamo che dopo il lutto di circostanza, a cui tutti si associano (come nota Daniele Capezzone) poi subentri la complicità di chi gioca a vezzeggiare Hamas e i gruppi terroristici consimili.

I tre ragazzi con la kippah in testa, allegri liceali fiduciosi nel prossimo come quelli che fanno l’autostop e non riescono a credere che ci siano nemici, sono un richiamo a uscire dal nostro guscio di gente che ha in mente solo i guai del proprio orticello. Somigliano, quei tre ragazzi, ai cristiani uccisi da Boko Haram in Nigeria. Esiste un Islam basato sulla sopraffazione e la violenza che si è impossessato di una striscia di mondo che guarda in casa nostra.

Ha detto Silvio Berlusconi: “Non ci sono parole di fronte al brutale assassinio di tre ragazzi. Non ci si può credere. Sono, siamo annichiliti. Piangiamo, soffriamo con le loro madri. Con tutte le madri di Israele. Forza Israele, siamo ancora di più con te”.

L’indignazione del governo, che non dubitiamo sincero, si scontra con un indebolimento palese della nostra amicizia con Israele, che continua dopo le scelte del governo Monti che all’Onu scelse di negare i timori di Gerusalemme e votò per dare un seggio alla Palestina all’Unesco, pur non essendo uno Stato.

Tutto questo mentre l’Europa – con l’Italia accondiscendente – sceglie di negare qualsiasi contributo a Israele se investito nelle terre dei coloni, dove l’antisionismo sfiora il confine con l’antisemitismo.

Di certo ripetiamo con Berlusconi, senza alcun desiderio di moderazione: Forza Israele. Come scrisse Singer: “Il popolo di Israele è la coscienza dei popoli che hanno dimenticato di averla e la risveglia”.