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Brunetta: Conti pubblici, “Occorre agire subito, da Renzi nessuna risposta alla lettera di Forza Italia”

 

 

Renzi

“Con grande senso di responsabilità, a nome dell’intero gruppo parlamentare di Forza Italia, ieri abbiamo chiesto a Matteo Renzi di avviare una comune riflessione sullo stato dell’economia italiana e sui provvedimenti da prendere in vista dell’autunno.

Si sollecitava un atto di coraggio e l’avvio di un’operazione verità che consentisse di fare il punto, per evitare lo stillicidio di notizie o, se si preferisce, di illazioni, sul reale stato dei conti pubblici italiani e porre fine a quello stato d’incertezza che prende allo stomaco gli italiani e impedisce loro di assumere una qualsiasi decisione, incidendo negativamente sulla stessa evoluzione congiunturale.

Lo dimostrano gli scarsi risultati ottenuti dall’erogazione degli 80 euro in busta paga ‘per i lavoratori meno abbienti, servito a maggio giusto in tempo per le elezioni europee’: come osservò velenosamente l’Economist. Quella misura doveva rimettere in moto l’economia, via crescita dei consumi, in un momento di forte ristagno della domanda internazionale. Risultati talmente modesti, da apparire inesistenti.

Risposte, al momento, non ce ne sono state. Forse per uno sciopero improvviso degli addetti alle comunicazioni interne, come è avvenuto per gli orchestrali della Bohème, a Caracalla, che hanno fatto saltare la rappresentazione, con sommo gaudio dei presenti. Visti i possibili incidenti di percorso, rinnoviamo pertanto l’invito.

Forza Italia è disponibile sia al confronto sia ad una valutazione congiunta delle necessarie misure da prendere, senza aspettare la fine dell’estate, quando tutto diverrà più difficile e l’affanno prenderà, come sta avvenendo in Senato, inevitabilmente il sopravvento sulla necessaria lucidità. Con una conseguenza ancora più devastante.

A Palazzo Madama si discute di cose importanti, come le riforme costituzionali, ma certamente più traslate rispetto alla quotidianità della vita reale. In autunno, invece, sarà la carne viva del Paese ad essere colpita da provvedimenti destinati, inevitabilmente, a lasciare il segno”.