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BERLUSCONI. Al centro della scena politica italiana. Determinante per portare avanti le riforme istituzionali

 

 

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Le riforme istituzionali sono importanti. Bene, lo abbiamo scritto anche su queste pagine. Serve modernizzare le nostre istituzioni, snellire il processo legislativo, “aumentare” in qualche modo il potere esecutivo. Ci siamo, tutte cose condivisibili. Ma da “Il Mattinale” abbiamo anche più volte ribadito come per noi la questione delle riforme non è il primo punto all’ordine del giorno.

La riforma del Senato occupa le prime pagine dei giornali, ma nelle tavole delle famiglie italiane è un fatto marginale. Un po’ come la frutta finta che nelle vecchie case di campagna arredava, si fa per dire, i soggiorni dei nostri nonni.

Le cronache da Palazzo Madama ci dicono che siamo a metà del guado, che il governo sembra meno propenso allo scontro frontale e che il Patto del Nazareno regge. Bene così, ma la notizia non ci esalta e non cambierà l’umore della nostra giornata.

Teniamo però a evidenziare il ruolo chiave del Presidente Silvio Berlusconi. Centrale, centralissimo più che mai nella scena politica italiana. Renzi deve tutto a Berlusconi, alla sua lungimiranza, al suo altissimo senso di responsabilità. Nella doppia veste, ormai consacrata, di leader di popolo e di statista, il Presidente sta costruendo le fondamenta dell’Italia del futuro.

Allora si vada avanti con le riforme, ma non si perda di vista la vita reale del Paese. Va bene cambiare l’architettura istituzionale ma servono subito le riforme economiche per far uscire l’Italia dalla crisi e ripartire. Ed è qui che Berlusconi è ancora più protagonista. Solo con l’apporto costruttivo di Forza Italia il governo potrà affrontare le sfide d’autunno.

Noi lo chiamiamo il “Piano Berlusconi”. Il nostro menù, la nostra ricetta. Nel punto seguente l’editoriale di Renato Brunetta, pubblicato oggi da “Il Giornale”, nel quale vengono esposte tutte le nostre proposte.