“Mai una legge salva-Berlusconi” – Non serve: è innocente.
“La troika non arriverà” – Se ne è così certo, Matteo Renzi, perché, pur negandola, la cita sempre? È stato proprio il presidente del Consiglio a parlare per la prima volta di commissariamento dell’Italia. Era il 13 luglio, Corriere della sera.
“Se mai ci fosse bisogno di una manovra, non imporremo nuove tasse” – È la conferma che la manovra ci sarà. E forse il premier ci sta già lavorando. Ma agli italiani vuole dirlo pian pianino.
“E comunque rimarremo sotto il 3%” – Sì, ma come?
Le riforme? “Intanto non le abbiamo ancora fatte” – A volte è sincero.
Sulla pubblicazione del patto del Nazareno: “È la tipica cultura del sospetto di una parte della sinistra” – Cioè del suo partito.
“L’Italia non ha invertito la marcia e non la invertirà con la bacchetta magica” – A volte è sincero 2.
“Non toccheremo le tasse: tutti i denari che servono verranno dalla riduzione della spesa” – Ri-conferma che Renzi sta già lavorando alla manovra. Quanto alla riduzione della spesa: commissario Cottarelli, chiami di nuovo il premier, se le risponde, e gli spieghi ancora una volta come stanno le cose. Proprio non vuol capire.
“Ci sono le condizioni per uscire dalla crisi” – Renzi adotti il piano Berlusconi.
Sulla crescita: “Avviandosi verso lo zero darebbe segnali di miglioramento” – Ma Renzi non puntava più all’uno che allo zero? Era aprile di quest’anno, non secoli fa.
“La chiave è il numero degli occupati. Anche questo mese più cinquantamila” – Ripetiamo: il numero degli occupati cresce sempre nei mesi estivi per effetto dei lavori stagionali (spiagge/turismo/ecc.). Poi diminuisce in autunno e in inverno. E comparazioni corrette si fanno destagionalizzando i dati, vale a dire prendendo gli stessi mesi o gli stessi trimestri da un anno all’altro. Qualcuno lo spieghi a Renzi.
“La Troika è la negazione della politica” – Oltre che l’incubo del premier. Invocando la Troika, ieri su Repubblica, Eugenio Scalfari ha di fatto delegittimato Renzi?