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Bersani ( e non solo) raccontato dagli ex fedelissimi Di Traglia e Geloni

 

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Sono in molti a chiedersi che fine abbia fatto Pierluigi Bersani, l’ex segretario del Partito Democratico la cui attuale notorietà è data più dalle imitazioni che ne fece il comico di Ballarò Crozza che da quanto realmente riuscì a realizzare nel periodo in cui guidava i suoi uomini.

I più fortunati, pochini per la verità, raccontano di averlo visto aggirarsi per i palazzi del potere politico romano, in evidente stato confusionale.

Per non perdere del tutto le sue tracce, i comunicatori Stefano Di Traglia e Chiara Geloni hanno deciso di dare alle stampe “Giorni bugiardi”, in libreria dal 6 novembre prossimo. Il testo, la cui pubblicazione è stata affidata ad Editori Riuniti, contiene in realtà il resoconto di ciò che accadde nel periodo compreso tra le primarie dell’autunno 2012 e la formazione del governo Letta, mesi in cui il Paese fu lasciato senza guida a causa dei capricci del Partito Democratico.

In molti infatti ricorderanno che Bersani, pur non avendo conquistato la maggioranza assoluta dei consensi degli elettori italiani, ottenne comunque da Napolitano un mandato esplorativo, con l’obiettivo di sondare l’animo delle restanti forze politiche. Che, ad eccezione del Pdl (che mostrò fin da subito un profondo senso di responsabilità) non ne vollero sapere di accordarsi con i democratici.

L’Italia sperimentò quindi lo stallo e la paralisi istituzionale, fino a che Silvio Berlusconi propose di dar vita ad un governo di larghe intese. Contrario a tale soluzione lo stesso Bersani, per il quale “il governo di larghe intese – si legge nel libro – favorirebbe il dilagare del consenso alle proposte più populiste”. Ciò che dilagò invece, in quei giorni bui oltre che bugiardi, furono le menzogne e i ricatti operati dai big democratici alle spalle dello stesso Bersani.

Congiure, tradimenti, complotti e patti segreti tennero impegnate personalità del calibro di D’Alema, Bindi e Franceschini, tutti intenti a studiare mosse a strategie per fare incetta di poltrone, con il solo obiettivo di fregare l’avversario di sempre, cioè Silvio Berlusconi.

In questi giorni, diverse testate nazionali riportano ampi stralci di “Giorni bugiardi”, anche – ma non solo – per invogliare chi legge ad acquistare il testo.  Siamo certi che in molti si recheranno in libreria per richiedere la fatica letteraria dei due ex fedelissimi di Bersani; d’altronde, il Pd non perde occasione per sconfessarsi da solo. Per gettare discredito sui suoi esponenti, proprio come fece con l’uomo di Bettola.

Chissà se la medesima sorte toccherà al rampante Matteo Renzi, visto che il lupo perde il pelo ma non il vizio. Si preparino dunque Di Traglia e Geloni: potrebbero tornare a prendere carta e penna per scrivere un nuovo libro. Non si escludono infatti colpi bassi (e nuovi giorni bugiardi in arrivo).

Angelica Stramazzi

TW@AngieStramazzi